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Metti i NAS all'ospedale... Domani al ministro della Salute i primi dati sulla situazione degli Ospedali italiani

09 gennaio 2007

''Bisogna rimodernare gli ospedali con un piano straordinario, perché le infrastrutture sanitarie sono grandi e importanti quanto ponti e strade''. All'indomani delle ispezioni compiute in numerosi nosocomi in tutta Italia dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS), è questa la dichiarazione del ministro della Sanità Livia Turco.
Secondo il ministro le ispezioni stanno comunque dimostrando che nel nostro Paese ''c'è tanta buona sanità''.
E sono stati oltre 1600 i carabinieri che hanno ispezionato 672 ospedali pubblici italiani proprio su ordine del ministro della Salute . Al centro dei controlli commissionati ai militari dei Nas, era scritto nella nota del ministero, ''il livello di osservanza delle normative di settore poste a tutela della salute dei pazienti ricoverati e a presidio del corretto esercizio delle attività ospedaliere, con particolare riferimento ai profili strutturali e igienici''.

Secondo quanto si è appreso dalle ispezioni, partite in seguito all'inchiesta pubblicata da L'espresso sul Policlinico Umberto I di Roma, non si configurerebbero responsabilità penali a carico di amministratori o responsabili di cliniche universitarie. Nella relazione dei carabinieri si fa riferimento a generiche violazioni delle norme igieniche e infortunistiche. Fattispecie punibili, in caso di identificazione di responsabili, con sanzioni pecuniarie comprese tra 1.000 e 2.000 euro che possono essere estinte sotto il profilo penale attraverso l'istituto dell'oblazione. ''Niente di clamoroso'', è stato spiegato da alcuni carabinieri del NAS: qua e là muri scrostati e infiltrazioni d'acqua. Qualcuno che fumava, dipendenti che non si trovavano. Almeno nella maggior parte dei casi, poco o niente di grave. Ma c'è qualche vicenda su cui sembra inevitabile intervenire con la mano pesante, per esempio quella che ha portato al sequestro del deposito di medicinali in un nosocomio di Palermo. Sostanzialmente promossi dalle ispezioni, invece, gli ospedali di Milano, Bologna e, più in generale, di Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana.

Le verifiche hanno riguardato ospedali in tutte le regioni. In Friuli, a Trieste (Maggiore e Cattinara) sarebbe stato trovato tutto (o quasi) a posto. In Piemonte i carabinieri si sono presentati al Molinette di Torino, a Novara, Alessandria e Vercelli: non sarebbero emerse gravi carenze. Nel Veneto gli investigatori hanno ispezionato i nosocomi dei sette capoluoghi, oltre a quelli di Conegliano (Treviso) e Mestre (Venezia). In Lombardia gli ospedali sono stati promossi a pieni voti, a parte alcune irregolarità nel rispetto delle norme anti-fumo. Buone condizioni igieniche in Toscana: carenze di poco conto in una decina di strutture. Nel Lazio ispezioni a Latina, Frosinone, Viterbo e, nella Capitale, al Sant'Andrea, a Tor Vergata, al Gemelli, oltre che al Policlinico Umberto I. Controlli a Pescara e in una decina di ospedali in Campania: a Napoli carabinieri al Pascale, al Cardarelli, al San Paolo e al San Giovanni Bosco. E in uno degli ospedali del capoluogo campano il blitz dei Nas è stato accolto dai malati a braccia aperte: ''Benvenuti, vi abbiamo tanto aspettato'', ha detto ai carabinieri un'anziana che circolava nel suo reparto in pigiama.
Verifiche in 9 strutture in Puglia, Calabria (20 ospedali), Sardegna, in Sicilia (a Sciacca, al Villa Sofia di Palermo, al Civico di Partinico).

Domani i militari dell'Arma consegneranno al ministro della Salute Livia Turco i primi dati. I risultati delle ispezioni, saranno valutati dalla Turco insieme al premier Romano Prodi e al presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni Vasco Errani: la questione dell'ammodernamento della rete ospedaliera dovrebbe essere affrontata subito dopo, durante il vertice a Caserta, in occasione della riunione del governo.

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09 gennaio 2007
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