Milioni di euro per i Mercati storici di Palermo
Vucciria, Ballarò e Capo presto avranno bancarelle con il marchio Doc
Il progetto Emporio euromeditteraneo non rimane più solamente un progetto sulla carta ma si avvia a diventare realtà: sono stati stanziati infatti 10 milioni e 800 mila euro.
L'iniziativa nasce dalla collaborazione tra Comune e Confesercenti. Si riscoprono così i mercati storici di Palermo come una risorsa sociale, storica e culturale.
Il progetto ''Mercati Storici di Palermo - Emporio dell' Euro-Mediterraneo'' è stato presentato il 25 novembre a Villa Niscemi, dal Sindaco Diego Cammarata, dall'Assessore alle Attività Produttive Giacomo Terranova, dal Segretario di Confesercenti Giovanni Felice e dal Project Manager del Pit Cleo Li Calzi.
Metà dei finanziamenti che aiuteranno le 147 piccole, aziende proviene da Agenda 2000, l'altra metà dai privati. Alcuni operatori del settore non sono stati ammessi dall'attuale bando alla ''trasformazione'' ma - assicura Giovanni Felice - saranno ammessi col prossimo bando che uscirà a marzo.
Il ''lifting'' delle aziende sarà architettonico-strutturale e solo in alcuni casi totale: sarà data anche l'occasione ad alcuni esercenti di convertire la loro attività commerciale verso qualcosa di più moderno e redditizio.
''E' un progetto di cui sono particolarmente fiero - ha detto il Sindaco Cammarata - che ha una duplice finalità: non solo la riqualificazione e la rivitalizzazione delle attività dei mercati storici, che è uno dei punti centrali del programma elettorale, ma anche un'importante risposta ai piccoli commercianti ai quali si dà la possibilità di migliorare i luoghi dove lavorano. E' un primo passo di una collaborazione che deve essere sempre più stretta: l'obiettivo è quello di prevedere interventi di questo tipo anche in altre zone della città per consentire non solo la riqualificazione, ma anche per elaborare progetti che riescano a dare al territorio un aspetto omogeneo''.
Sempre sulla scia della rimodernizzazione, anche un sito, ancora in allestimento, sul Mercato della Vucciria (http://www.vucciria.it/)