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Militari... per necessità. Il 20% dei nuovi volontari dell'Esercito italiano viene dalla Sicilia

Un esercito di giovani siciliani per combattere la disoccupazione

03 settembre 2005

Finita la leva obbligatoria, l'Esercito Italiano adesso conta sui volenterosi giovani italici pronti a dedicare la propria vita alla difesa della Madre Patria.
Si scopre così che il 20% dei nuovi volontari dell'esercito viene dalla Sicilia, e che il Distretto Militare di Palermo è risultato primo in Italia per numero di domande presentate.
Su 75 mila domande presentate per il reclutamento dei volontari in ''Ferma prefissata ad un anno'', circa 15 mila sono state infatti presentate da giovani siciliani tra i 18 e i 25 anni.
A livello nazionale, circa 8 mila ragazze hanno presentato domanda di arruolamento, tra queste, 1.300 sono siciliane.

Quindi, è così grande l'amore verso la Nazione provato dai giovani Siciliani?
Beh, non è proprio l'amor patrio a spingere le giovani generazioni dell'Isola all'arruolamento, bensì  la sicurezza che la ''professione militare'' può dare ad una grande quantità di giovani che devono quotidianamente scontrarsi con i problemi occupazionali.
''L'Esercito - spiega il colonnello Antonino Greco, direttore dell'Agenzia Pubblica Informazione del Comando Militare Autonomo della Sicilia - offre a quanti scelgono la professione militare una retribuzione fissa mensile di 800 euro con vitto e alloggio. Per i volontari che prestano servizio nei Reparti Alpini è attribuito, in aggiunta allo stipendio fisso, un assegno mensile''.

Dunque, i giovani siciliani si avvicinano sempre più al mondo delle ''stellette'' per necessità, e sempre di più cresce l'interesse che li porta a vivere, almeno per un anno, l'esperienza militare. E chissà di quanti sceglieranno di restare nei ''ranghi'' dei vari corpi dell'Esercito.
''Al termine del periodo di lavoro nell'Esercito - spiega ancora il colonnello Antonino Greco - ai militari in ferma prefissata ad un anno, si aprono interessanti scenari di impiego: la possibilità di proseguire, per esempio, la propria crescita professionale nell'Esercito, oppure di accedere ai concorsi nelle Forze di Polizia e nel Corpo Militare della Croce Rossa Italiana''.
Insomma, se per una Nazione è necessario avere un esercito, per gli appartenenti di questa Nazione è diventato necessario fare l'esercito.

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03 settembre 2005
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