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Monti il decreto anti-crisi lo illustrerà prima al Parlamento

Dopo le polemiche scoppiate per la presenza del premier a Porta a Porta...

03 dicembre 2011

Il presidente del Consiglio Mario Monti, aveva deciso di essere presente, martedì prossimo, insieme con i ministri Corrado Passera ed Elsa Fornero, a 'Porta a Porta' ospite di Bruno Vespa, per illustrerà la misure anti crisi che il governo varerà nel consiglio dei ministri di lunedì.

La scelta di Monti ha suscitato subitanee polemiche tra le forze politiche (soprattutto quelle dell'ex maggioranza di governo) e sul web. Politici di destra, centro e sinistra si sono chiesti indignati: "Perché il premier va prima in tv e poi in Parlamento?".
Durissima la reazione di Maurizio Fugatti della Lega alla notizia che il premier non aveva previsto un passaggio in Parlamento prima della sua apparizione in tv. "Il presidente del Consiglio fa un altro sgarbo alla democrazia anteponendo la sua presenza televisiva al dovere istituzionale di riferire in Parlamento", ha dichiarato. Sarcastico invece è stato Osvaldo Napoli: "Invito tutti i colleghi parlamentari a sintonizzarsi, martedì prossimo, con la prima Rete Rai", ha detto il deputato del Pdl. "Con un piccolo accorgimento si può anche evitare una lunga e noiosa discussione parlamentare - ha aggiunto - sarà sufficiente dotare ogni parlamentare di una macchinetta Auditel modificata: così, insieme allo share potranno essere contati anche i voti dei parlamentari a favore e quelli contrari alla manovra".
Ma critiche alla scelta iniziale di Monti sono arrivate anche dall'estrema sinistra e dall'Udc. Per Flavio Arzarello del Pdci, "il berlusconismo sotto quest'aspetto ha prodotto sfaceli, sarebbe giusto che la politica rispettasse prima i suoi spazi e poi quelli della spettacolarizzazione". "Monti troverà da Vespa anche Paolo Crepet per le lacrime e Francesco Bruno per il sangue? Per i sacrifici basta il maggiordomo", ha scritto su Twitter il deputato dell'Udc Roberto Rao.
In difesa della scelta di Monti si era schierato invece Giorgio Merlo del Pd. "Credo sia un esercizio inutile, nonchè ridicolo, ironizzare sulla presenza di Monti a 'Porta a Porta' nel presentare la futura manovra economica - ha spiegato il deputato del Pd in una nota - quello che conta è che vada sulle reti Rai e che dica le cose che vuol fare a tutti gli italiani".
Il professor Monti, però, per placare subito le proteste e tenere fede a quanto detto sia alla Camera che in Senato presentando il suo esecutivo, ossia il 'rispetto del primato della politica e del Parlamento sopra ogni scelta',  ha fatto dietrofront e lunedì sarà in aula alla Camera (h.16.00) e in Senato (h.18.00) a illustrare la manovra.

Intanto il premier ha una fitta agenda per arrivare ad un via libera il più condiviso possibile con le forze politiche. Oggi, in mattinata, l'incontro con il Terzo polo. La delegazione sarà formata da Pier Ferdinando Casini (Udc), Francesco Rutelli (Api) e Benedetto Della Vedova (Fli). Poi sarà il turno di Angelino Alfano per il Pdl nel pomeriggio. Pierluigi Bersani, a quanto si apprende, incontrerà il premier per ultimo alle 21.
In vista degli incontri di oggi Alfano ha fatto sapere che il Pdl "non porrà paletti, né farà trattative", ma al premier chiederà che il pacchetto di misure anti-crisi varate dal Cdm di lunedì siano equilibrate e non determinino "uno scontro sociale".
Via libera anche dall'Udc. Che sosterrà le misure del governo in materia economica anche se saranno interventi "impopolari", come ha ribadito Pier Ferdinando Casini, auspicando un "riequilibrio generazionale" del sistema pensionistico a favore dei giovani.
Antonio di Pietro, invece, non ha accolto l'invito di Monti a un incontro sull'imminente decreto manovra. A riferirlo è stato lo stesso leader dell'Idv. "Ringrazio il premier Monti che ci ha invitato - ha premesso Di Pietro - però noi dell'Idv abbiamo dato una fiducia tecnica e chiediamo di poterci incontrare in commissione e in aula alla Camera, nelle sedi proprie dove si illustrano i provvedimenti". Questa, ha aggiunto, "ci pare la procedura più trasparente e rispettosa dei ruoli".

La manovra: possibile aumento Irpef, tagli alla sanità e tassa sul lusso - Rush finale per la manovra economica che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri di lunedì prossimo, e per la  quale iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sul provvedimento. Anzitutto sul valore totale che potrebbe passare da 20 a 25 miliardi. Poi sarebbe allo studio una super-tassa sulle barche e i beni di lusso: una sorta di patrimoniale non immobiliare che si affiancherebbe alla super Ici sulle seconde e terze case. Ma gli interventi più controversi sono quelli che riguardano Irpef e salute.

Aumentano le aliquote per i redditi medio-alti - Il governo starebbe valutando l'aumento delle aliquote Irpef di 2 punti (ma anche fino a 3) per gli scaglioni oggi al 41% (redditi tra i 55 e i 75mila euro) e al 43% (oltre i 75mila euro) che passerebbero così al 43 e 45%. Questo potrebbe portare 1,1 miliardi di euro nelle casse dello Stato e interessare 1.525.000 contribuenti, pari al 3,7% del totale dei contribuenti Irpef. Si tratta di una misura che fa parte del quadro complessivo al quale sta lavorando il governo ma, spiegano fonti tecniche, potrebbe non essere varata nel pacchetto di lunedì ma arrivare con la delega sulla riforma fiscale. Infine il pacchetto-sviluppo, che farà salire l'importo della manovra oltre i 20 miliardi, sarà concentrato su un alleggerimento dell'Irap, ma non sul cuneo fiscale.

Sanità, anticipati i tagli - Una stretta sulla spesa sanitaria con l'anticipo al 2012 di una parte dei tagli lineari al fondo per la sanità previsti dalla manovra estiva. Le riduzioni dei trasferimenti per il 2012 di 600 milioni per la farmaceutica e 1,2 miliardi per il personale sanitario sono confermati ma potrebbero essere incrementati con l'anticipo all'anno prossimo dei tagli spalmati sul 2013 (2,5 miliardi) e il 2014 (5 miliardi). Nel 2012, secondo alcune ipotesi, i tagli lineari potrebbero anche raggiungere i 2,5 miliardi. Allo studio anche l'anticipo all'anno prossimo dei ticket sui ricoveri che sarebbero dovuti scattare l'anno successivo. Nessuno sconto, inoltre per le regioni per le quali si confermano per il 2012 le riduzioni dei trasferimenti pari a 4 miliardi di euro stabilite nel 2010.

In forse patrimoniale, interventi su pensioni e casa - Sul fronte delle misure resterebbero confermati gli interventi sulla casa, mentre è ancora in forse il ricorso ad una patrimoniale 'leggera'. Quadro più definito invece sulla riforma previdenziale: prevista l'estensione a tutti del sistema contributivo pro-rata per il calcolo della pensione e l'accelerazione dell'innalzamento dell'età pensionabile delle donne del settore privato. Probabile l'aumento di un paio di punti percentuali dei contributi a carico dei lavoratori autonomi. Non sono confermate infine le misure sull'anzianità, che vedono l'opposizione dei sindacati e di una parte del Pd, mentre il Pdl e l'Udc potrebbero appoggiarle.

Incentivi per innovazione e ricerca - Arriva un credito di imposta "per attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale": varrà il 12% dei costi sostenuti fino a 1 milione di euro. Detrazione di imposta del 19% per le persone fisiche che dichiarano oltre 100mila euro e investono in fondi di venture capital (normalmente destinati a innovazioni e ricerca) o in start up. L'investimento massimo potrà essere di 1 mln e durare 3 anni. Quindi la detrazione massima è 190 mila euro.

Fondo di garanzia e aiuti per le imprese - Aiuti per le micro, piccole e medie imprese. Il fondo di garanzia per le pmi potrà garantire un importo massimo per singola azienda fino a 2,5 milioni di euro. La garanzia diretta e la controgaranzia, si legge nella bozza della manovra, possono essere concesse a valere sulla disponibilità del fondo fino all'80% dell'ammontare delle operazioni finanziarie a favore delle pmi e consorzi ubicati in tutto il territorio nazionale.

Liberalizzazione orari e apertura negozi - Nella bozza di manovra sarebbe prevista anche la liberalizzazione degli orari dei negozi e verrebbe eliminato qualsiasi ostacolo all'apertura di nuovi esercizi commerciali.

Bonus energia - "Le detrazioni al 55% dall'imposta lorda per interventi di efficienza energetica" vengono prorogati anche negli anni 2012-2013 e 2014 (mentre erano stati ridotti nella manovra del governo Berlusconi).

Carburanti - "In materia di sviluppo concorrenziale della settore della distribuzione dei carburanti i gestori dei singoli punti di vendita di carburante al dettaglio possono liberamente rifornirsi da qualunque produttore o rivenditore".

Piano carceri - Per la realizzazione di nuove strutture carcerarie "si ricorre in via prioritaria alle procedure in materia di finanza di progetto". I costi di queste strutture possono essere finanziati interamente con capitale privato. La norma ha come obiettivo quello di "fronteggiare la grave situazione di emergenza conseguente all'eccessivo affollamento delle carceri".

Ice allo Sviluppo - Funzioni, beni e personale dell'Ice passano al Ministero dello Sviluppo economico e le risorse attribuite per l'attività promozionale convergono in un apposito fondo. Passano così al ministero anche i poteri di indirizzo e vigilanza. Viene inoltre istituita un'Agenzia ad hoc.

Piano edilizia - Per gli interventi previsti dal piano nazionale per l'edilizia abitativa arriva una semplificazione: non saranno più necessari decreti del presidente del Consiglio dei ministri ma basteranno decreti del ministro per le Infrastrutture. Nella nota tecnica si stima in "due mesi" la riduzione dei tempi attualmente applicati.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Corriere.it, Repubblica.it]

 

 

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03 dicembre 2011
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