Montoya e la McLaren trionfano nel GP di Monza. Alonso e la Renault mettono il titolo in cassaforte
Alonso, il titolo è in cassaforte
A Monza lo spagnolo della Renault è secondo dietro alla McLaren di Juan Pablo Montoya e ormai vede il Mondiale. Terzo Fisichella. Raikkonen quarto e ancora sfortunato
di Giusto Ferronato (Gazzetta.it)
MONZA, 4 settembre 2005 - Sorridono la McLaren e Juan Pablo Montoya, vincitori del GP d'Italia corso oggi a Monza. Sorridono Fernando Alonso e la Renault, secondi e ormai col titolo piloti in pugno. Impreca contro la sfortuna Kimi Raikkonen, quarto e frenato dal deterioramento di un pneumatico quando era in pieno attacco per risalire posizioni. Sul tracciato lombardo è andato, insomma, in onda un film ormai abituale: attori protagonisti una McLaren velocissima ma tirata forse troppo vicino al limite e una Renault sorniona e più solida che col terzo posto di Giancarlo Fisichella (era dal 1988 che un italiano non saliva sul podio del GP d'Italia, allora fu Michele Alboreto con la Ferrari, secondo dietro a Gerhard Berger) ha dimostrato di meritare il titolo.
A quattro gare dalla fine c'è anche la prima sentenza, ironicamente proprio davanti ai tifosi ferraristi: dopo cinque anni Michael Schumacher (oggi decimo con una Ferrari ancora una volta in difficoltà) non potrà aritmeticamente confermarsi campione del mondo. Buon quinto posto per la Toyota di Jarno Trulli.
La gara è stata combattuta, come ormai tradizionalmente accade, soprattutto nei primissimi giri. Montoya e Alonso sono scattati benissimo, tutti gli altri si sono progressivamente staccati. Le Ferrari sono rimaste nelle prime posizioni (Barrichello 5°, Schumi 6°) per una decina di tornate ma al 13° e 14° passaggio prima il tedesco poi il brasiliano hanno già effettuato la loro prima sosta. Prima di tutti gli altri, a dimostrazione che ieri in qualifica era stato imbarcato poco carburante.
Montoya e Alonso si sono affrontati a colpi di giri veloci e il loro divario si è mantenuto costante entro i due secondi. Fino al primo pit-stop Kimi Raikkonen è invece rimasto intruppato in 11esima posizione. Il finlandese ha corso ancora una volta da leone e mentre tutti si fermavano è risalito. Alonso è uscito dai box proprio davanti al finlandese al 18° giro, ma lo spagnolo non ha intelligentemente lottato con il rivale più leggero e si è fatto sfilare sapendo che Kimi si sarebbe poi dovuto fermare.
Cosa puntulamente accaduta al 26° giro: Raikkonen è uscito dietro a Montoya, Alonso, Fisichella e Trulli imbarcando molta benzina, forse per finire il GP. Ma la sfortuna lo ha ancora bersagliato e dopo tre giri la gomma posteriore sinistra lo ha tradito aprendo un solco malandrino. La seconda sosta che gli ha fatto saltare il piano d'attacco e ogni ulteriore speranza iridata è divenuta una chimera. Nel finale lo stesso problema lo ha avuto Montoya ma il colombiano ha percorso gli ultimi tre giri rischiando molto e tagliando lo stesso per primo il traguardo: una vittoria col brivido per una McLaren vincente ma amaramente sempre troppo vicina alle rotture. Dettagli che in F.1 costano il titolo.