Monza incorona Barrichello, è la solita doppietta Ferrari
Alle spalle dei "soliti" ferraristi s'è piazzato Eddie Irvine, e dopo il pilota della Jaguar sono andati a punti Jarno Trulli (quarto con la Renault), il suo compagno di squadra Jenson Button (quinto) e Olivier Panis (sesto con la Bar-Honda).
La casa di Maranello, sempre più imbattibile, punta così a nuovi record, è sola al comando della classifica delle vittorie in assoluto con 157 punti.
Ancora una volta, insomma, le Rosse hanno dunque controllato in prova e dominato in gara. Gli avversari sono stati dominati dalle Ferrari anche eliminandosi da sole. E' il caso delle Williams di Ralf Schumacher (rottura del motore dopo un duello con il compagno di squadra), di Montoya e delle Mc Laren di Raikkonen (motore arrosto) e Coulthard, solo ottavo alle spalle di Giancarlo Fisichella.
La doppietta è arrivata con due strategie diverse tra Barrichello (due soste) e Schumacher (una sola) la differenza è stata il soffio che ha consentito a Rubens di riprendersi la testa della corsa dopo il secondo pit-stop.
In testa dall'avvio, come sempre, le Rosse hanno solo controllato, arrivando poi in parata.
La cronaca
Al via la prima sorpresa, con Ralf Schumacher abile a bruciare il compagno di squadra e a portarsi in testa anche grazie a un abile taglio della chicane, così come Rubens Barrichello, bravissimo ad approfittare della bagarre per scavalcare il campione del mondo.
Ferrari così dietro le Williams, ma la situazione è durata meno di cinque giri: il brasiliano infatti con una manovra bellissima e decisa ha sorpassato Montoya, e negli istanti successivi anche Ralf Schumacher, fermato dal cedimento del propulsore Bmw e ritiro.
E così, mentre Rubinho passava in testa, anche Schumi ha potuto scavalcare Montoya con un sorpasso in velocità sul rettilineo dei box, una dimostrazione di potenza. Due Ferrari in testa al settimo giro, dunque, dopo un via molto bello ma non esaltante per la scuderia italiana.
Al via, la McLaren-Mercedes di David Coulthard ha perso un pezzo dell'alettone, rapidamente sostituito ai box, mentre Jarno Trulli, rimasto fermo nel giro di ricognizione, e partito così dall' ultima posizione anzichè dall' 11/a piazza conquistata ieri in qualifica, è rapidamente risalito di posizione: decimo al settimo giro.
Intanto Barrichello è andato in fuga, dando distacchi molto forti al compagno di squadra (la sua tattica è stata impostata sulle due soste contro una di Schumi e della Williams), a sua volta capace di infliggere mezzo secondo a giro al colombiano.
Dopo il primo pit-stop Barrichello lascia il primo posto
La gara, molto difficile (tante le uscite, i lunghi sulla pista più veloce del mondiale) ha visto anche il contatto tra la Sauber di Felipe Massa e la Jaguar di Pedro De La Rosa, che nella circostanza ha forato una gomma e si è dovuto ritirare.
Dopo il primo pit stop, Barrichello ha ceduto la prima posizione a Schumacher, riuscendo a tenere dietro Montoya. La gara ha avuto la svolta tra il 28/o e il 31/o giro. Per primo al rifornimento è andato Schumi, in 10,8", poi Montoya, 11,4".
Al giro 34, peraltro, il pilota della Williams è rientrato a sorpresa ai box, per qualche problema alla sospensione anteriore destra che lo ha costretto al ritiro. A quel punto la gara era tutta Ferrari, mentre dietro, per un posto al podio, si accendeva una lotta tra i team minori, grazie alla scomparsa anche della McLaren.
Una lotta in cui la Ferrari di Barrichello ha doppiato tutti (anche se solo provvisoriamente, poi rallentando ha permesso a qualcuno di sdoppiarsi) al 37/o giro, anche Eddie Irvine, terzo in gara e potenzialmente sul podio, come ai bei tempi. A conferma dei progressi della Jaguar, almeno su una pista veloce come Monza
Al secondo pit stop, Barrichello ha impiegato 8,4" e la tattica lo ha favorito, perchè è potuto rientrare in pista appena davanti al campione del mondo. Gara decisa, insomma.
Grande Trulli
Tanto che i due si sono potuti permettere di rallentare su tempi da outsider. Dietro, bello il duello tra Fisichella e Coulthard: lo scozzese al 47/o giro è riuscito per un attimo a scavalcare il romano, ma è andato lungo, restando così in scia alla Jordan. L' impresa gli è riuscita poco più tardi.
Grande la prova di Trulli, che se non fosse stato costretto all' handicap della 20/a posizione al via, sarebbe andato meritatamente sul podio, arrivando quasi in scia ad Irvine, davanti all' altra Renault di Jenson Button e alla Bar-Honda di Olivier Panis.
Al muretto, la festa per il duo di testa che si è ricomposto alla fine per sfilare in parata sotto la tribuna colorata di rosso.
Il colore di Monza, il colore d' Italia. Il colore, purtroppo per gli altri, del mondiale di Formula 1.