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Morire di lavoro

Un'inchiesta della Procura di Palermo nei confronti di una ditta di cantieristica ferroviaria

14 luglio 2003
Morire di lavoro, morire per lavoro è un controsenso assurdo. Morirne perché gli ambienti lavorativi non sono adeguati lo è sicuramente ancora di più.
La Sicilia si trova, tristemente, ai primi posti di quelle regioni d'Italia col maggior numero di morti sul lavoro, proprio perché le infrazioni delle regole atte a salvaguardare la salute e la vita del lavoratore, sono quotidiane tanto quanto quel pane che bisogna guadagnarsi.

Una notizia apparsa sul Giornale di Sicilia della scorsa settimana, informava, dell’indagine  scattata nei confronti di due dirigenti dell'Aeromeccanica sicula, una ditta di cantieristica ferroviaria, poi acquisita dall'Imesi, per omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime.

L'inchiesta, condotta dal pm della Procura di Palermo Emanuele Ravaglioli, ha al vaglio sei casi di malattie polmonari, quattro delle quali mortali, che hanno colpito gli operai dell'azienda.
Secondo gli inquirenti, a provocare l'asbestosi pleurica e il mesotelioma, patologie riscontrate nei dipendenti, sarebbe stata l'inalazione delle fibre di amianto, sostanza utilizzata dall'Aeromeccanica.

Le vittime - secondo la ricostruzione del Pm - avrebbero lavorato a contatto con il pericoloso materiale senza adottare le precauzioni imposte dalla legge: da qui la responsabilità dei dirigenti.
L' indagine è stata avviata a seguito delle denunce dell'Inail che ha trasmesso alla Procura la documentazione relativa ai decessi ed alle invalidità riportate dai dipendenti.

Il Pm ha chiesto di sentire urgentemente, attraverso un incidente probatorio, i due dipendenti rimasti in vita. A giustificare la rapidità dell'acquisizione delle testimonianze sono le gravissime condizioni di salute degli operai.
L'azienda, che aveva sede a Palermo, è ormai chiusa da anni, assorbita prima dall'Imer poi dall'Imesi. I magistrati non sono riusciti a trovare alcun documento che attesti quali fossero le condizioni di lavoro all' interno della ditta. Tutta la documentazione relativa all' Aeromeccanica, infatti, è andata distrutta.

Su morti per inalazione da fibre di amianto la procura di Palermo ha già aperto due inchieste nei confronti dei dirigenti di un'altra azienda che usava l'amianto: la Fincantieri.
In quel caso le morti sono più di 60.

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14 luglio 2003
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