Morti di freddo
Nuova tragedia del mare nel Canale di Sicilia: i migranti erano a bordo di un gommone in navigazione dalla Libia verso l'Italia
Nuova tragedia del mare nel Canale di Sicilia. Diciassette migranti che erano a bordo di un gommone in navigazione dalla Libia verso l'Italia sono morti probabilmente per disidratazione e ipotermia.
I cadaveri sono stati individuati dagli equipaggi di alcuni mezzi di soccorso che hanno raggiunto il gommone ad oltre centro miglia a sud di Lampedusa. In seguito a un allarme di un barcone in difficoltà, si sono mobilitati la Marina Militare e la Guardia Costiera che hanno inviato in zona alcune unità che erano già in navigazione.
Sono stati anche dirottati un rimorchiatore e un mercantile. Raggiunto il gommone, che era in normali condizioni di galleggiabilità, è cominciata l'assistenza ai migranti. Le persone tratte in salvo sono state trasbordate sul pattugliatore Orione della Marina Militare, mentre le salme sono state sistemate su una motovedetta diretta a Porto Empedocle.
Settantasei i profughi soccorsi con l'ausilio della nave "Etna" della Marina militare. Uno di loro è stato trasportato con un elicottero della Marina Militare all'ospedale di Lampedusa: le sue condizioni, viene sottolineato da fonti dei soccorritori, sono gravi.
Tra le settantasei persone salvate che si trovavano sul gommone due erano in condizioni critiche: uno è il migrante trasportato in ospedale con l'elicottero, l'altro invece è morto poco dopo essere stato soccorso. Proseguono le ricerche di altri dispersi.
Questo intervento di soccorso segue quello compiuto poco prima da due navi della Marina Militare, il pattugliatore Cigala Fulgosi e la corvetta Driade, che hanno recuperato rispettivamente 102 e 100 migranti su dei barconi a sud di Lampedusa. Tutti sono stati trasferiti sulla nave Etna, a bordo della quale c'è anche personale sanitario che ha fornito loro l'assistenza necessaria.