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Mostra fotografica a Santa Ninfa: un piccolo paese nella grande storia dell'emigrazione siciliana

17 giugno 2005

Riscoprire la storia del proprio Paese è un'operazione importante che porta a comprendere le proprie radici, ad identificarsi con il proprio passato, per riuscire a capire meglio il presente e progettare il futuro. Le vicende legate all'emigrazione sono così universali da poter essere ancora oggi considerate attuali.
Anche Santa Ninfa, piccolo paese della provincia di Trapani di antica tradizione e cultura, fu coinvolto nelle grandi migrazioni della fine del XIX secolo. A partire dall'800 fino alla prima metà del '900 questo paese fu, come la maggior parte de paesi siciliani e di tutta Italia, terra di grande esodo, un movimento complesso ed eterogeneo che coinvolse il mondo intero.
Oggi, Santa Ninfa, conta ancora tantissimi cittadini sparsi in tutto il mondo.

Nasce da questi presupposti l'idea di una mostra fotografica sul paesino siciliano, che si terrà insieme ad un convegno studi sabato 18 e domenica 19 giugno.
Questa mostra documentaria nasce non solo per ricordare le migliaia di Santaninfesi che nel passato sono stati costretti ad abbandonare la propria terra, ma soprattutto per essere un modello positivo per i Paesi che, ancora oggi, devono affrontare questa realtà. Le varie fasi del complesso fenomeno dell'emigrazione, che costringe le persone ad abbandonare il proprio mondo di affetti per un mondo sconosciuto, si ripropongono sempre con tutta la loro drammatica forza di impatto e, sempre, si ripetono i disagi, le difficoltà, le inevitabili storie di quotidiana amarezza: approccio con il nuovo, ricerca di un lavoro, nostalgia, razzismo, tentativi di integrazione.

Tra gli obiettivi della mostra-documentaria, il tentativo di ricostruire la storia dell'emigrazione, non solo Santaninfese ma di tutta la provincia di Trapani, evidenziando gli aspetti sociali, politici, economici, linguistici ed antropologici comuni alle dinamiche migratorie delle popolazioni europee alla fine del XIX secolo; la volontà di aiutare ad acquisire una più consapevole coscienza critica nei confronti del fenomeno migratorio che ha coinvolto interi popoli; e di promuovere l'incontro e lo scambio culturale su un argomento di grande attualità, oggi, in Europa, polo di attrazione di nuovi e numerosi flussi migratori.
La mostra intende inoltre sollevare l'interesse e la curiosità verso la realtà del territorio locale, la sua storia, le sue istituzioni, i suoi rapporti internazionali, per valorizzare la storia delle relazioni che il territorio ha tenuto nel tempo con i diversi paesi di accoglienza. Tra gli altri obiettivi, infine, la promozione del fenomeno migratorio nelle scuole, al fine di recuperare materiale documentario e fotografico, destinato a scomparire, per incrementare la dotazione del prossimo museo.

Il percorso della mostra si articola in due sezioni. Nella prima, si tenta di riassumere i caratteri dell'emigrazione trapanese illustrando le cause endogene, così come si profilano alla fine dell'800 attraverso la distruzione dei vigneti, la crisi delle tonnare e la contrazione del prezzo del sale. Viene rappresentata, poi, la partenza per Palermo e l'imbarco sulle grandi compagnie. Nella seconda sezione, invece, sono rappresentate le Società di mutuo soccorso siciliane. Durante il percorso verranno proiettate alcune immagini sull'emigrazione Santaninfese.

Fonte: Agenzia Internazionale Stampa Estera

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17 giugno 2005
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