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Muos: La Regione si costituisce contro se stessa

Per Legambiente la vicenda sta assumendo 'contorni paradossali e surreali'

21 marzo 2013




Sta diventando davvero paradossale la vicenda del Mobile user objective system (Muos) il sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense, composto da 5 satelliti geostazionari e 4 stazioni a terra dotate di tre grandi parabole del diametro di 18,4 metri e due antenne alte 149 metri, una delle quali dovrebbe sorgere a Niscemi in Sicilia.

Legambiente Sicilia ricorda che al Tar di Palermo è pendente il ricorso n. 1864/2011 proposto dal Comune di Niscemi per chiedere l'annullamento delle autorizzazioni, ritenute illegittime, rilasciate dalla Regione nel giugno 2011 per la costruzione del Muos. L'associazione ambientalista, che si è costituita con i propri legali a supporto delle richieste del Comune e a difesa della Riserva naturale Sughereta di Niscemi, le cui norme di tutela non consentono la realizzazione del Muos, sottolinea che «In data 27 febbraio 2013 la Presidenza della Regione si è costituita dinnanzi al Tar patrocinata dall'Ufficio Legislativo e Legale a supporto delle richieste del Comune di Niscemi e quindi contro i provvedimenti dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente e dell'Arpa Sicilia, difesi in udienza dall'Avvocatura dello Stato insieme al Ministero della Difesa».

Per Angelo Dimarca, responsabile regionale conservazione natura di Legambiente Sicilia, descrive una situazione surreale: «Roba da non crederci, la Regione si costituisce contro se stessa. Basterebbe revocare o annullare i suddetti provvedimenti ed il ricorso decadrebbe. La Regione chiede al TAR di dichiarare illegittimi provvedimenti che potrebbero essere revocati dalla dirigenza regionale che li ha emessi o annullati dal Presidente della Regione ai sensi della LR 10/2000». Contro il Muos è in atto da mesi una forte mobilitazione popolare. Il mega-impianto siciliano dovrebbe essere utilizzato per il coordinamento capillare di tutti i sistemi militari statunitensi del mondo, in particolare per il controllo dei droni che gli Usa utilizzano sempre di più per colpire i loro "nemici" all'estero.

Gli attivisti No Muos, gli ambientalisti ed i cittadini dei comuni vicini all'impianto sono fortemente preoccupati per «Le conseguenze dell'istallazione di tale sistema su: salute umana, ecosistema della Sughereta di Niscemi, qualità dei prodotti agricoli, diritto alla mobilità e allo sviluppo del territorio, diritto alla pace e alla sicurezza del territorio e dei suoi abitanti». Per questo il Cigno Verde siciliano guarda con preoccupazione alle strane mosse della Regione: «Al di là degli annunci, si stanno precostituendo tutte le condizioni per ingarbugliare sul piano giuridico-amministrativo una vicenda che potrebbe essere chiarita e risolta definitivamente con la immediata revoca delle autorizzazioni regionali che invece permangono in vita e continuano ad alimentare contenziosi».

Fonte - Greenreport.it

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21 marzo 2013
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