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Napolitano in visita a Catania

Il Presidente della Repubblica in una città fibrillante di proteste e manifestazioni

26 febbraio 2014

È atterrato ieri sera a Catania l’aereo di Stato con a bordo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Ad attenderlo sulla pista dell’aeroporto Fontanarossa c’erano il prefetto Maria Guia Federico e il capitano di vascello Alfio Di Stefano, comandante della Base aeromobile della Guardia Costiera di Catania. Il capo dello Stato ha partecipato, in serata, in forma privata ad una cena organizzata dal sindaco di Catania, Enzo Bianco, per festeggiare anche il compleanno.
Giunto a Palazzo degli Elefanti, sede del Comune, Napolitano è stato accolto da una piccola delegazione di studenti, oltre alla presenza del sindaco e del prefetto Guia Federico. Nel suo primo appuntamento, Napolitano, ha presenziato alla firma della convenzione che farà nascere il distretto del Sud Est, un patto fra istituzioni e imprenditori che vede coinvolte le province di Catania Siracusa e Ragusa. Il progetto è quello di presentare iniziative comuni da parte dei rappresentanti di una zona dell'Isola che da sola fa l'80 per cento del Pil siciliano, per convogliare finanziamenti europei superando l'intermediazione spesso lenta e faticosa della Regione. A Palazzo degli elefanti, a illustrare questa e altre iniziative, il vicepresidente di Confindustria Ivan Lo Bello, il presidente dell'Anas Pietro Ciucci e Pasquale Pistorio, ex manager di St Microelectronics.

Stamane, ad attendere Napolitano c’era anche Serena Cacciola, la studentessa universitaria citata nel messaggio di fine anno dal capo dello Stato che aveva ricevuto una sua lettera. "Ho il piacere di ringraziare personalmente il presidente perché mi ha citato nel discorso di fine anno. Lui è un saggio, come mio nonno che mi ha insegnato i valori della vita", ha detto Serena, seduta in sesta fila assieme alla sorella. La ragazza, di Linguaglossa, un centro della cintura dell'Etna, ha portato in dono al presidente due libri, uno sulla storia del suo paese e l'altro su un artista locale, e un cd musicale realizzato da suo nonno.
"La sua presenza è insieme sprone e incoraggiamento per tutti noi, qui in un momento delicato - ha detto il sindaco Enzo Bianco rivolgendosi al Presidente - La città ha bisogno di ritrovare orgoglio e dignità, rispetto ed attenzione, pur nella piena consapevolezza che il nostro futuro dipende anzitutto da noi".

Fuori dal Palazzo, duecento manifestanti partecipano a un corteo di protesta lungo via Etnea. Ad animare la protesta, fra gli altri, una rappresentanza di grillini e un gruppo di "Forconi", capitanati da Mariano Ferro. Diversi i temi della protesta. Lo striscione esposto in apertura di corteo recita "Napolitano no austerity". I Forconi espongono un cartello con la scritta "I poveri non possono aspettare". I 5 stelle urlano: "Noi stiamo con Di Matteo", con riferimento al processo sulla trattativa Stato-mafia. I manifestanti si sono diretti verso piazza Università, dove sperano di incontrare il capo dello Stato. La visita istituzionale, infatti, prevede anche l’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Ateneo catanese e la visita alla StMicroelectronics. Il Comune, sul proprio sito istituzionale, trasmette una diretta web dell’evento. Le riprese sono visibili anche su uno schermo gigante in piazza Duomo. La zona è transennata e c'è un massiccia presenza di forze dell'ordine.

"Contestiamo la scelta del sindaco Enzo Bianco di ricevere a Catania, in pompa magna, il presidente della Repubblica - si legge in una nota del Movimento 5 Stelle etneo -. Durante il mandato di Giorgio Napolitano, l’Italia ha subito una massacrante politica di austerity, che ha messo in ginocchio i ceti più deboli e la nostra economia e si sono succeduti tre governi, espressione del pensiero unico e delle lobby bancarie. Noi non lo dimentichiamo". "Saremo presenti - si legge sempre nella nota - al corteo dei ‘Cittadini e Cittadine Catanesi contro i Circhi Istituzionali e l’Austerity’ e manifesteremo pacificamente insieme ad altre realtà associative e politiche e agli studenti, per gridare un fermo no alla visita di Napolitano nella nostra città".

In piazza anche una delegazione di 200 lavoratori Micron a rischio licenziamento, che vorrebbero incontrare il presidente in prefettura.  Ognuno dei dipendenti presenti alla manifestazione espongono un cartello con la scritta "Esubero". Ci sono anche degli striscioni con la scritta "Ridateci il futuro" e "Micron da eccellenze a eccedenze".

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26 febbraio 2014
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