Nasce a Mazara (TP) il primo distretto industriale della pesca
E non a caso a Mazara del Vallo, la cittadina del trapanese dove l'economia della pesca mette in moto un volume d'affari di 800 milioni l'anno.
Un dato che potrebbe però lievitare se tutto andrà come da programma.
Perché se il "Distretto industriale della pesca", nato il mese scorso, riuscirà a tradurre in risultati i 500 milioni d'investimenti previsti dal suo piano quinquennale (il 50 per cento dei quali a carico di privati), sarà "esportato verso altre marinerie".
A spingere il distretto in direzione del successo dovrebbero essere soprattutto gli obiettivi di breve-medio periodo che il suo "business plan" s'è dati, tra l'altro facendo leva sul sostegno della Regione e di Sviluppo Italia.
Eccoli: la creazione d'un "incubatore d'impresa" che aiuti le piccole aziende a crescere; l'istituzione d'un "osservatorio" per l'analisi dei processi economici. Ancora, il lancio d'un "marchio di qualità" (Doc, Dop e Igt) che consenta di distinguere sui mercati, "nel rispetto della normativa comunitaria", la produzione ittica delle imprese del comprensorio.
Cuore del progetto, a cui aderirà anche il Cnr, saranno però "l'organizzazione di sinergie produttive e commerciali" fra le aziende associate; l'attività di "ricerca e formazione continua", che sarà svolta a vantaggio degli operatori della pesca.
Il supporto al rinnovo della flotta e la promozione dei prodotti tipici, legati alla "tradizione culinario-gastronomica dei luoghi".
Faranno parte del distretto, che ha sede presso il Comune di Mazara, le tre principali associazioni degli armatori, che assieme totalizzano qualcosa come 350 pescherecci per pesca d'altura e una settantina di cosiddette navi minori; l'Assindustria; alcuni consorzi tra imprese; la Camera di commercio e gli enti locali: Comune e Provincia di Trapani.