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Nasce il comitato per il ''Processo a Mussolini'' per ristabilire, dicono, le ''verità'' finora oscurate

11 marzo 2006

Riceviamo e pubblichiamo, sollevandoci da qualsiasi responsabilità, il seguente articolo speditoci da Filippo Giannini

Da tempo si parlava di un ''Processo a Benito Mussolini'', da quando il presidente dei Democratici di sinistra Massimo D'Alema disse in una puntata di ''Porta a porta'', che sarebbe stato più giusto processarlo, anche perché in tal modo si sarebbe potuto ricostruire un pezzo della Storia d'Italia.
Qualche mese fa un lettore del Corriere della Sera ha chiesto all'editorialista Sergio Romano: se fosse possibile farlo ora quel processo, quale potrebbe essere la sentenza? Romano se l'è cavata rispondendo: ''Per rispondere a questa domanda aspetto la fine del processo che si sta celebrando all'Aja contro Milosevic''.
Bene. Mentre Sergio Romano aspetta, molti ritengono che per Mussolini, invece, una sentenza potrebbe essere pronunziata molto prima, con un processo celebrato subito: celebrato oggi, a distanza di sessanta anni dalla morte. Celebrato non come evento giudiziario vero e proprio, ma come manifestazione soprattutto mediatica, intesa a evidenziare, appunto numerosi motivi storici ancora poco noti e a portare finalmente alla luce molteplici ''verità'' finora artatamente oscurate dai tanti che hanno interesse all'oscuramento.

Lo scrittore Filippo Giannini, dopo aver sollecitato l'opinione pubblica mediante vari appelli sulla stampa (''Imputato Benito Mussolini, si alzi'') si è fatto promotore di un Comitato che, impegnandosi a realizzare iniziative ''processuali'', ne coordini i vari aspetti. Tale Comitato si è costituito, ha precisato la propria fisionomia e le proprie competenze e, stabilita la sede presso il romano Comitato Difesa del Cittadino ''Insieme per difenderci'', che da molti anni opera sotto la presidenza dell'avvocato Carlo Morganti, ha cominciato a lavorare.
Nella prima riunione questo Comitato per il ''Processo a Mussolini'' ha, designato il Presidente nella persona di Guido Mussolini, figlio di Vittorio Mussolini e nipote di Benito, e ha definito il proprio organico. Componenti sono: l'avvocato Carlo Morganti, lo scrittore Filippo Giannini, i giornalisti Giano Accame e Franco Monaco, lo scrittore Nino Arena, Enzo Schiuma, Giorgio Forti e Pietro Veneziani.
Il Comitato ha inoltre, programmato le seguenti iniziative:
1) Costituzione di un Collegio di Legali;
2) Istanza alla Procura della Repubblica contro lo Stato italiano colpevole di non avere promossa alcuna indagine, né stabilito alcuna sanzione a carico degli assassini di Benito Mussolini;
3) Raccolta di firme per l'adesione di cittadini all'iniziativa;
4) Collaborazione di storici, di giuristi e di personalità della cultura per la raccolta di testimonianze inedite relative all'argomento;
5) Realizzazione di un soggetto televisivo sull'argomento.

Altre riunioni si susseguiranno a ritmo sostenuto. La sede del Comitato per il ''Processo a Mussolini'' è provvisoriamente in Via Gallia n. 17, 00184 - Roma.

Fonte: Agenzia giornalistica "Documenti Italia"

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11 marzo 2006
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