Nasce il ''diritto d’autore'' per i restauri degli edifici d'architettura contemporanea
Si potranno ottenere finanziamenti solo con la riconosciuta qualità architettonica
L’iniziativa legislativa parte dal ministero delle Infrastrutture, d'intesa con i dicasteri dei Beni Culturali e dell'Istruzione. Un testo composto da 16 articoli che punta all'incentivazione della qualità del progetto e delle opere architettoniche, anche attraverso interventi di riqualificazione paesaggistico-ambientale e mediante il ricorso al concorso di idee con particolare coinvolgimento dei giovani architetti e urbanisti. Ma le opere di architettura contemporanea possono ottenere il riconoscimento, stabilisce il pdl messo a punto dal ministro Pietro Lunardi, utilizzando la legge già in vigore sul ''diritto d'autore''. Una dichiarazione che può essere rilasciata ''d'ufficio, o su proposta del ministero, nei confronti di quelle opere di architettura contemporanea che vengano ritenute particolarmente significative e meritevoli di erogazione di contributi finalizzati alla conservazione''.
In questo caso, eventuali modificazioni apportate alle opere ''insignite'' del titolo, ''dovranno essere comunicate al ministero che, verificata la permanenza del valore artistico, può in caso negativo anche revocare la dichiarazione''. Le opere o gli edifici dichiarati di particolare valore artistico realizzate da più di 10 anni, potranno fruire di contributi per il restauro utilizzando il ''Testo unico sui beni culturali e ambientali''. Non solo. Il provvedimento impegna i ministeri coinvolti a ricorrere direttamente al concorso di idee e progetti per le opere di rilevante interesse architettonico, oltre a promuovere iniziative di formazione e d'insegnamento scolastico volte alla diffusione della cultura architettonica, urbanistica e del paesaggio.
Fonte: Ansa