Nasce la ''Fondazione Rocco Chinnici''
L'inaugurazione oggi, al secondo piano del Palazzo di Giustizia di Palermo
La costituzione, che avverrà nell’omonima aula del Palazzo, è frutto dell’iniziativa dei familiari e di un comitato promotore comprendente alti gradi della magistratura, giornalisti ed esponenti della vita culturale ed economica regionale e nazionale.
La Fondazione, che avrà sede a Partanna (PA) dove Chinnici fu pretore dal '54 al '66, vede la luce a ridosso del ventennale della morte del giudice istruttore, il 29 luglio 1983. Fu in quella data che, in via Federico Pipitone a Palermo, Cosa nostra inaugurò la stagione delle autobomba. E con l’esplosione della Fiat 126 al tritolo, assieme al magistrato persero la vita il portiere dello stabile e i due carabinieri della scorta.
Alla cerimonia saranno presenti i familiari, la moglie Agata Passalacqua e i figli Caterina, Elvira e Giovanni, i capi degli uffici giudiziari di Palermo, Caltanissetta e Marsala, molti dei quali ex colleghi di Chinnici. E gli esponenti della vita economica e culturale che hanno dato vita al comitato promotore.
La biografia di Rocco Chinnici
Nato a Misilmeri (Palermo) il 19 gennaio 1925, ha frequentato il Liceo Classico "Umberto" a Palermo, conseguendo con ottimi voti la maturità nel 1943. Si é iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza di Palermo, dove ha conseguito, a pieni voti, la laurea il 10 luglio 1947.
È entrato in Magistratura nell'anno 1952 con destinazione al Tribunale di Trapani.
Nel maggio del 1966 è stato trasferito a Palermo, presso l'Ufficio Istruzione del Tribunale, come Giudice Istruttore.
Nel novembre 1979, già magistrato di Cassazione, é stato promosso Consigliere Istruttore presso il Tribunale di Palermo.
''Un mio orgoglio particolare - ha rivelato Chinnici - , é una dichiarazione degli americani secondo cui l'Ufficio Istruzione di Palermo é un centro pilota della lotta antimafia, un esempio per le altre Magistrature d'Italia. I Magistrati dell'Ufficio Istruzione sono un gruppo compatto, attivo e battagliero''
Chinnici ha partecipato, quale relatore, a molti congressi e convegni giuridici e socio-culturali. Il primo processo alla mafia, il cosiddetto maxi processo di Palermo, é, tra l'altro, la conseguenza del lavoro istruttorio svolto da Chinnici e dal Pool di Magistrati che lo hanno collaborato (Falcone, Borsellino, Di Lello, ecc.).
Rocco Chinnici credeva nel coinvolgimento degli studenti nella lotta contro la mafia e spesso parlava nelle scuole sui pericoli della droga.
Parlare ai giovani, alla gente, raccontare chi sono e come si arricchiscono i mafiosi, fa parte dei doveri di un giudice. Senza una nuova coscienza, noi, da soli, non ce la faremo mai
Rocco Chinnici é stato ucciso il 29 luglio 1983 all'età di cinquantotto anni. Accanto al suo corpo giacevano altre tre vittime, raggiunte in pieno dall'esplosione: il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l'appuntato Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile, Stefano Li Sacchi.