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Nasce la ''Fondazione Rocco Chinnici''

L'inaugurazione oggi, al secondo piano del Palazzo di Giustizia di Palermo

24 luglio 2003
L’inaugurazione della nuova fondazione intitolata al giudice Rocco Chinnici, si terrà oggi pomeriggio alle 16,30, al secondo piano del Palazzo di giustizia di Palermo.
La costituzione, che avverrà nell’omonima aula del Palazzo, è frutto dell’iniziativa dei familiari e di un comitato promotore comprendente alti gradi della magistratura, giornalisti ed esponenti della vita culturale ed economica regionale e nazionale.

La Fondazione, che avrà sede a Partanna (PA) dove Chinnici fu pretore dal '54 al '66, vede la luce a ridosso del ventennale della morte del giudice istruttore, il 29 luglio 1983. Fu in quella data che, in via Federico Pipitone a Palermo, Cosa nostra inaugurò la stagione delle autobomba. E con l’esplosione della Fiat 126 al tritolo, assieme al magistrato persero la vita il portiere dello stabile e i due carabinieri della scorta.

Alla cerimonia saranno presenti i familiari, la moglie Agata Passalacqua e i figli Caterina, Elvira e Giovanni, i capi degli uffici giudiziari di Palermo, Caltanissetta e Marsala, molti dei quali ex colleghi di Chinnici. E gli esponenti della vita economica e culturale che hanno dato vita al comitato promotore.


La biografia di Rocco Chinnici

Nato a Misilmeri (Palermo) il 19 gennaio 1925, ha frequentato il Liceo Classico "Umberto" a Palermo, conseguendo con ottimi voti la maturità nel 1943. Si é iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza di Palermo, dove ha conseguito, a pieni voti, la laurea il 10 luglio 1947.
È entrato in Magistratura nell'anno 1952 con destinazione al Tribunale di Trapani.
Nel maggio del 1966 è stato trasferito a Palermo, presso l'Ufficio Istruzione del Tribunale, come Giudice Istruttore.
Nel novembre 1979, già magistrato di Cassazione, é stato promosso Consigliere Istruttore presso il Tribunale di Palermo.

''Un mio orgoglio particolare - ha rivelato Chinnici - , é una dichiarazione degli americani secondo cui l'Ufficio Istruzione di Palermo é un centro pilota della lotta antimafia, un esempio per le altre Magistrature d'Italia. I Magistrati dell'Ufficio Istruzione sono un gruppo compatto, attivo e battagliero''

Chinnici ha partecipato, quale relatore, a molti congressi e convegni giuridici e socio-culturali. Il primo processo alla mafia, il cosiddetto maxi processo di Palermo, é, tra l'altro, la conseguenza del lavoro istruttorio svolto da Chinnici e dal Pool di Magistrati che lo hanno collaborato (Falcone, Borsellino, Di Lello, ecc.).

Rocco Chinnici credeva nel coinvolgimento degli studenti nella lotta contro la mafia e spesso parlava nelle scuole sui pericoli della droga.
Parlare ai giovani, alla gente, raccontare chi sono e come si arricchiscono i mafiosi, fa parte dei doveri di un giudice. Senza una nuova coscienza, noi, da soli, non ce la faremo mai

Rocco Chinnici é stato ucciso il 29 luglio 1983 all'età di cinquantotto anni. Accanto al suo corpo giacevano altre tre vittime, raggiunte in pieno dall'esplosione: il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l'appuntato Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile, Stefano Li Sacchi.

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24 luglio 2003
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