Nascerà un nuovo agriturismo nelle terre che furono del boss Totò Riina
Nelle terre confiscate alla mafia l'humus per tanti nuovi posti di lavoro
Continua la riappropriazione delle terra di mafia da parte della "Società Civile".
Sarà infatti realizzato a Corleone (PA), dal Consorzio Sviluppo e Legalità, un’azienda agrituristica che sorgerà su un appezzamento confiscato al boss Totò Riina.
Il progetto, che sarà ultimato entro la fine dell’anno, e che usufruirà dei Fondi del Pon Sicurezza - il Programma Operativo "Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d’Italia"-, gestiti dal ministero dell’interno, prevede una spesa di 330.000 euro. L’opera conterà una sala ristorazione di circa 140 mq con una capacità di 90 coperti, uno spazio destinato alla vendita dei prodotti dell’azienda, 16 posti letto, un campo di calcetto e un parco giochi per bambini.
E' questo il secondo centro agrituristico che sorge dopo l’esperienza di quello ultimato a Monreale da un bene confiscato a Giovanni Brusca. "Il Consorzio Sviluppo e Legalità - ha detto il presidente Vincenzo Di Girolamo - ha fatto un altro passo importante per rendere produttivi i beni confiscati alla mafia. Un'occasione anche per creare posti di lavoro".