Nata in mare…
Dopo otto giorni di tregua, nuovi sbarchi a nel Siracusano. Tra i 178 arrivati anche una bimba nata durante la traversata
Dopo otto giorni senza che si verificassero nuovi arrivi, ieri mattina a Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano, sono ripresi gli sbarchi di migranti. Su due motovedette della Guardia costiera, infatti, sono arrivati in 178 (55 uomini, 41 donne e 82 minori), la maggior parte dei quali sedicenti siriani e pochi egiziani, che si trovavano su un barcone intercettato a largo della costa siracusana. Si tratta in larga parte di nuclei familiari al completo con genitori, figli (alcuni anche molto piccoli) e qualche nonno.
I migranti erano stati localizzati nella notte a circa 27 miglia a sud est di Capo Passero. Sul posto sono state fatte confluire due motovedette della Guardia costiera partite da Siracusa e da Pozzallo (Rg). In zona è stato anche dirottato un mercantile battente bandiera del Regno Unito che incrociava nello stesso specchio di mare per prestare eventuale assistenza ai migranti.
Tra i migranti, anche una bimba venuta alla luce pochi giorni fa durante la navigazione. Frah è nata il 30 agosto scorso, un paio di giorni dopo che il barcone aveva preso il mare da una località della stessa Siria non distante da Tartus. La mamma è una ragazza diciassettenne. Puerpera e neonata sono state trasferite all'ospedale "Trigona" di Noto. Le condizioni di entrambe non presentano particolari criticità. Frah pesa poco più di 2 chili e mezzo, si alimenta con regolarità, è descritta dai sanitari che l'hanno visitata come una bimba vitale. Sul barcone soccorso dalle motovedette della Guardia costiera si trovava anche il padre della piccola che, adesso, è nell'area di prima accoglienza allestita nel piazzale antistante l'ex mercato ittico di Portopalo.
Gli investigatori dello speciale Nucleo interforze della procura di Siracusa che si occupa dei fenomeni migratori hanno accertato che il costo della "traversata", pagato a un'organizzazione siriana, sarebbe stato di circa 3.500 dollari ciascuno. Il barcone, dopo il trasbordo degli occupanti, è stato abbandonato alla deriva. Tra i migranti sbarcati a Portopalo - che sono stati al momento sistemati sotto le tende allestite da Croce rossa e volontari della protezione civile nel piazzale antistante l'ex mercato ittico di fronte alle stesse banchine del molo - anche alcune donne in stato di gravidanza e qualche neonato. Tutti stanno comunque bene e solo per una donna si è reso necessario il trasferimento in ospedale per ulteriori controlli.
Sempre nella giornata di ieri si è registrato uno sbarco nel Ragusano. Un vecchio pescherecchio scortato dalla Guardia Costiera con 160 migranti a bordo di nazionalità eritrea è arrivato a Pozzallo. Sabato scorso erano arrivati 208 migranti di nazionalità eritrea, ma all’indomani più di 150 sono fuggiti perché non vogliono farsi identificare in Italia. "I migranti fuggiti non volevano farsi identificare - ha detto il responsabile del centro di pronta accoglienza di Pozzallo, Giovanni Gambuzza - perché farlo significa precludersi il raggiungimento verso la Germania e la Francia dove pensano di stabilirsi".
[Informazioni tratte da ANSA, Adnkronos/Ign, Corriere del Mezzogiorno]