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Nave cargo incagliata a largo di Siracusa: scattato divieto di avvicinarsi a meno di 200 metri

14 marzo 2012

Il sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, ha emesso un'ordinanza con la quale proibisce di avvicinarsi alla nave incagliata da sabato alla costa di Santa Panagia. L'imbarcazione in questi giorni ha richiamato la curiosità di tante persone. La decisione, sentite le autorità marittime, è stata presa per motivi di sicurezza e di pubblica incolumità e per consentire un regolare svolgimento degli interventi.
Dal punto in cui la motocisterna è incagliata, è stata previsto sulla costa un raggio di 200 metri all'interno del quale potranno entrare, anche con i mezzi, solo gli addetti alla vigilanza, al monitoraggio dell'imbarcazione, alla difesa dell'ambiente marino e costiero e i tecnici che si dovranno occupare del recupero del natante. L'ingresso nella zona rispetto sarà consentito anche a giornalisti, cameraman e fotografi ma "previa comunicazione e sotto la diretta responsabilità dell'autorità marittima, che potrà differire l'acceso per motivi di sicurezza". I trasgressori saranno punti ai sensi dell'articolo 650 del codice penale, che prevede l'arresto fino a tre mesi o un'ammenda.
Grazie alle condizioni metereologiche in miglioramento ad Augusta, gli esperti di salvataggio hanno effettuato un sopralluogo a bordo della nave cisterna Gelso M incagliata il 10 marzo scorso, durante un violenta tempesta. Tutti i 19 membri dell'equipaggio sono stati trasferiti a terra sani e salvi dagli elicotteri.
Gli aiuti di salvataggio coinvolgono la società leader a livello internazionale di salvataggio Smit Salvage di Rotterdam e la società italiana di salvataggio Augustea. La prima priorità, si legge in una nota, è rimuovere le circa 300 tonnellate di carburante dalla nave, incagliata su rocce compatte, ferma a ridosso della scogliera e riportante danni alla parte anteriore e a poppa. Il team di salvataggio sta valutando due opzioni per recuperare il carburante. La prima, continua la nota, è pompare il carburante nei contenitori cisterna posti sulla cima della scogliera. La seconda opzione è pompare il combustibile dalla Gelso M direttamente verso il rimorchiatore Carlo Magno, di proprietà della Augustea. [Adnkronos]

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14 marzo 2012
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