Né alcool, né droga per l'autista del tir impazzito

Non era né sotto effetto di stupefacenti né di alcol Enrico D'Alessandri, l'autista del tir che l'altro ieri si è schiantato contro il bar del lido Mida di Palermo travolgendo un gruppo di persone e uccidendo una donna 69 anni. L'uomo, 36 anni, è stato sottoposto ai test all'ospedale Civico e poi lasciato andare. Il Pm sta valutando la sua posizione e l'incriminazione per omicidio colposo e lesioni gravissime.
Nell'incidente sono rimasti feriti i due nipotini della donna, Maria Claudia Pensabene: Sergio e Giuseppe Bayona, di 3 e 1 anno, ricoverati al Civico in chirurgia. Dimessi gli altri due feriti che hanno riportato fratture agli arti.
I vigili urbani della sezione Infortunistica, ricostruendo la dinamica dell'incidente, hanno accertato che il mezzo, al momento dell'impatto avevava un'andatura di marcia di 40 chilometri orari.
Il dato, che si evince dal cronotachigrafo, uno strumento obbligatoriamente montato su tutti gli autoarticolati, escluderebbe che a causare l'incidente sia stata l'eccessiva velocità. I vigili hanno accertato inoltre che nè i freni, nè lo sterzo del Tir si siano guastati.
Prende sempre più corpo, dunque, l'ipotesi che l'autista, Enrico D'Alessandri abbia perso il controllo della motrice per un malore. L'uomo, anni fa, era stato operato al cervello. La scorsa notte gli esami medici hanno escluso che avesse assunto alcol, droghe o che facesse uso di farmaci a seguito dell'operazione.
Interrogato, ancora sotto choc dai vigili, ieri mattina D'Alessandri ha raccontato di avere avvertito un forte capogiro ma di essere riuscito, inizialmente, a seguire la rotatoria della piazza che è davanti al bar. Poi avrebbe perso completamente coscienza piombando sul lido. [Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it]

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