Negozi di lusso, lavoratori in nero. Chiusi a Catania 7 negozi nel centralissimo Corso Italia
Anche alcuni dei negozi dello shopping di lusso del centralissimo corso Italia a Catania utilizzano dipendenti in nero: è quanto emerso da accertamenti dei carabinieri della compagnia Piazza Dante e dell'ispettorato del Lavoro compiuti sabato.
A conclusione dei controlli i militari hanno scoperto 10 lavoratori impiegati senza contratto, sottopagati e senza tutela previdenziale, e per questo disposto la chiusura di sette negozi.
Sono state elevate ammende per complessivi 75 mila euro e registrati recuperi contributi per Inps e Inail per 10 mila euro.
Alle Forze dell'Ordine è andato il plauso del Codacons che ha voluto commentare quanto accaduto: "Una vergogna assoluta: i dati sul lavoro nero in Sicilia sono allarmanti e in crescita purtroppo, eppure sentire che anche i negozi della cosiddetta "Catania bene" sfruttino giovani impiegati e commessi a fronte di guadagni esorbitanti su ogni singolo capo d'abbigliamento venduto è veramente tremendo. Ripetiamo dunque con ancora maggiore convinzione che bisogna intervenire capillarmente contro i casi di sfruttamento del lavoro nero e in una situazione come questa siamo ben felici che l'operazione abbia portato alla chiusura di negozi. Chiediamo comunque alle autorità di aumentare le verifiche ed estenderle a tutti i negozi della zona. Bisogna reprimere senza sconti alcuni i casi di sfruttamento, che costituiscono gravi violazioni di norme di legge a tutela dei lavoratori".
Questi fenomeni rappresentano, inoltre, un fenomeno di disturbo del mercato, introducendo guadagni illeciti a danno di quegli imprenditori che sostengono i regolari costi di assunzione e retribuzione.