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Nel 1955 Ettore Majorana si trovava in Sudamerica?

La riapertura del caso del fisico catanese scomparso nel 1938 sta dando elementi di grande interesse

07 giugno 2011

Potrebbe essere il volto di Ettore Majorana, lo scienziato italiano scomparso nel 1938 durante un viaggio in nave da Palermo a Napoli, quello di una foto del 1955 scattata in Argentina. Dieci punti 'coincidenti' e una 'compatibilità eraditaria', scrive oggi Il Corriere della Sera, risultati dalle analisi dei carabinieri del Ris di Roma, hanno convinto i magistrati romani a riaprire il fascicolo sulla scomparsa dello scienziato catanese che teorizzò l'esistenza dei neutrini e studiò le forze nucleari.
Una foto che darebbe una svolta alle indagini condotte dal procuratore aggiunto di Roma Pierfilippo Laviani, poiché significherebbe che nel 1955 Majorana era ancora vivo. Dall'immagine, acquisita tre anni fa e comparata con altre di Majorana, i carabinieri hanno verificato una 'compatibilità' tra l'uomo ritratto in quella istantanea e suo padre Fabio Massimo, evidenziando 'la trasmissione ereditaria'. Indizi, precisa il quotidiano, indispensabili per decidere di andare avanti e disporre e disporre accertamenti in Sudamerica, dove il fisico potrebbe aver deciso di nascondersi e di costruirsi una nuova identità. Verifiche anche per scoprire se proprio dall'altra parte del mondo possa esserci la sua tomba.

Tutto comincia nel 2008 quando al programma di Rai3 'Chi l'ha visto?' arriva una telefonata di un uomo convinto di aver frequentato Majorana, che però si faceva chiamare signor Bini. L'uomo racconta di essere partito per il Venezuela nel 1955 e di essere andato a Valencia con un amico che gli presentò, appunto, Bini. L'uomo poi lo descrive: di media altezza, con i capelli bianchi di chi li aveva avuti neri, timido, sui 50-55 anni, parlava romano ma era chiaro che non lo era. E si vedeva che era una persona colta. Nel suo racconto l'uomo precisa che un altro amico gli riferì che Bini era in realtà Majorana. L'uomo poi riferisce che Bini aveva sempre tanti fogli con sé, pieni di numeri, virgole e sbarramenti e poi non voleva mai farsi fotografare e un giorno è riuscito a fare una foto con lui.
E proprio quella foto, ricostruisce l'articolo del Corriere, è stata portata al Ris di Roma e sottoposta a decine di comparazioni: occhi, naso, bocca, orecchie, fronte, mento, ogni altezza e larghezza è stata analizzata. E agli specialisti del colonnello Luigi Ripani è apparso sorprendente come la linea del naso, che fa una piccola curva verso sinistra, appare identica, così come la parte alta del padiglione auricolare che piega leggermente vero l'interno. La foto è stata inoltre confrontata con immagini del padre, Fabio Massimo, e del fratello Luciano ed è stato proprio questo paragone a fornire ai magistrati il tassello per decidere di affidare ai carabinieri verifiche ulteriori in Argentina e Venezuela. [Adnkronos/Ing]

- Si riapre il caso della scomparsa di Ettore Majorana (Guidasicilia.it, 02/04/11)

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07 giugno 2011
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