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Nel cantiere del Muos si continua a lavorare?

Gli attivisti No Muos: "Così la tregua rischia di saltare". Ma gli americani negano tutto

09 aprile 2013

Gli attivisti No Muos annunciano che torneranno alle barricate, a Niscemi, per impedire il passaggio di uomini e mezzi diretti alla base Usa di contrada Ulmo, dove "tecnici continuano a lavorare di nascosto alla costruzione del sistema satellitare ad alta frequenza malgrado le ordinanze di revoca delle autorizzazioni emesse dal governo regionale". Insomma, la tregua rischia di saltare.

A sostegno della tesi il comitato ha mostrato le immagini registrate a distanza dal reporter free-lance nonché regista Manolo Luppichini che sta realizzando un documentario, sulla stessa linea di quello realizzato in Val di Susa, dal titolo 'Fratelli di Tav'. Nel filmato si vedono operai in attività vicino alla parabola del Muos, che entrano ed escono da una botola sottostante il grande radar, dove sarebbero stati posati cavi elettrici e realizzati collegamenti.
"Ci sentiamo tradite, prese in giro dagli americani che avevano garantito il blocco assoluto dei lavori - dice Concetta Gualato, coordinatrice delle 'Mamme No Muos' - Temevamo che fosse tutto un imbroglio perché già una volta scoprimmo elettricisti di Niscemi viaggiare sui convogli militari travestiti da soldati. Ma ci presero per visionarie e ci denunciarono per i blocchi". Il movimento, quindi, ha deciso di convocare in questi giorni a Niscemi il coordinamento di tutti i gruppi No Muos per concordare iniziative congiunte.

Una copia delle immagini è stata inviata dal sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa, al governatore Rosario Crocetta e all'assessore al Territorio, Mariella Lo Bello, e al prefetto di Caltanissetta perchè "intervengano urgentemente". "Il presidente Crocetta - ha affermato il sindaco di Niscemi - deve imporre agli americani il rispetto delle sue ordinanze di revoca, se non lo farà e se non ci sentiremo tutelati ci rivolgeremo alla magistratura". La Rosa ha anche "lanciato un appello alla mobilitazione ai sindaci del territorio, perché - ha osservato - non è più tempo di passerelle, ma è l'ora di agire".

Intanto i diretti interessati confermano che dopo lo stop della Regione e l'attesa dei pareri tecnici che scongiurino l'inquinamento ambientale, i lavori di installazione dei radar sono fermi. "Il Governo degli Stati Uniti è impegnato a collaborare con le autorità italiane per rispondere alle preoccupazioni sulla salute sollevate della popolazione locale, e siamo fiduciosi che gli studi attualmente in corso ad opera del governo italiano confermeranno a breve che il Muos è sicuro - scrive in una nota il consolato americano a Napoli rispondendo al quotidiano La Sicilia - Come descritto nell’accordo tra il Governo Italiano e la Regione Sicilia, il piano attuale prevede che l’installazione delle parabole non averrà prima che siano disponibili i risultati di tale studio".
L’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, assicura: "La Regione ha fatto tutto quello che c’era da fare, abbiamo anche verificato l’effettiva ricezione della revoca da parte di tutti i destinatari". Ovvero, oltre al Comune di Niscemi e agli enti regionali interessati dal procedimento, il "Department of Navy", sia all’indirizzo di Sigonella, sia a Napoli. Ma i dubbi restano.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

Maggiori informazioni su: www.nomuos.info

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09 aprile 2013
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