Nel corso di recenti scavi archeologici rinvenuto nell'isola di Marettimo (TP) un battistero bizantino
Nel corso di recenti scavi nell'isola di Marettimo in contrada Case Romane - un sito di straordinaria suggestione paesaggistica e dove si conservano un edificio militare romano e una chiesetta della prima età normanna - sono stati scoperti una basilica e un battistero bizantino con fonte battesimale a immersione.
Si tratta di una testimonianza eccezionale che attesta la vitalità dell'isola in età bizantina e che restituisce un raro esempio di fonte a immersione. Finora infatti in Sicilia era noto solo un altro esemplare scoperto lo scorso anno a Selinunte.
Il fonte di Marettimo, interamente rivestito di intonaco dipinto ha impianto cruciforme perfettamente orientato secondo le esigenze dell'antica liturgia battesimale. Restringendosi progressivamente verso il fondo, forma un ottagono, un cerchio e un rettangolo: figure geometriche dotate, secondo la simbologia del primo cristianesimo, di precisi significati.
Gli scavi, iniziati su impulso dell'allora presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, e coordinati dell'architetto Giuseppe Giunta, dirigente responsabile dell'ufficio Isole Minori, sono stati condotti nell'ambito del progetto del Comune di Favignana "Itinerario di rivitalizzazione delle risorse storiche-archeologiche dell'isola di Marettimo - completamento - area archeologica case romane".
I lavori di scavo, è stato puntualizzato, sono stati diretti dalle archeologhe Fabiola Ardizzone ed Elena Pezzini, dell'università di Palermo (e non da Giuseppe Giunta, che ha invece curato la parte tecnica del progetto). La campagna è stata finanziata con il Pit Isole minori con la consulenza del dipartimento di archeologia dell'Università di Palermo.