Nel fine settimana in Sicilia, più di 27mila i tamponi nei drive-in e istituite due zone rosse
Mentre continua l’iniziativa dei tamponi rapidi nei drive-in, Bronte e Misilmeri sono diventate zone rosse
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Sono stati 27.573 i tamponi rapidi eseguiti sabato scorso nelle oltre 40 le città siciliane in cui si svolge la campagna attiva della Regione siciliana per la ricerca del coronavirus. I soggetti positivi individuati sono stati 642 (pari al 2,33 per cento).
L'iniziativa, che è andata avanto anche domenica, è riservata alla popolazione scolastica (personale docente, non docente, studenti e propri nuclei familiari) che hanno potuto fare accesso ai drive-in per sottoporsi volontariamente e gratuitamente al test.
Ci si potrà ancora prenotare questa settimana mediante la piattaforma on-line www.siciliacoronavirus.it. Basta cliccare sul bottone "tampone rapido Covid19" e compilare il modulo di registrazione scegliendo la data disponibile tra i drive-in proposti.
La piattaforma provvede a indicare la fascia oraria che viene generata automaticamente in base al numero di prenotazioni già acquisite. L'appuntamento registrato viene quindi indicato e comunicato al cittadino, che può così raggiungere il drive-in prescelto.
Intanto, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato l'ordinanza che istituisce due zone rosse in Sicilia: sono i comuni di Misilmeri (PA) e Bronte (CT), dove secondo l'ultimo report diffuso prima della decisione si contano rispettivamente 364 e 290 positivi al Covid.
Il nuovo provvedimento, appena firmato, prevede:
- il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati;
- di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato a eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l'acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità o per usufruire di servizi o svolgere attività non sospese;
- disposto lo stop di tutte le attività didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado e degli uffici pubblici, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
Consentito, invece, il transito, in ingresso e in uscita, dal territorio comunale per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nell'assistenza alle attività inerenti l'emergenza, nonché esclusivamente per l'ingresso e l'uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari e di beni o servizi essenziali.
Possibile anche il transito, in entrata e in uscita, per garantire le attività necessarie per la cura e l'allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.