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Nel Golfo del Messico torna l'incubo: esplode un'altra piattaforma

Esplosa un'altra piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico: non vi sarebbero state però fughe di greggio

03 settembre 2010

Torna l'incubo nel Golfo del Messico dove un incendio è divampato su un’altra piattaforma petrolifera a quattro mesi dal disastro della Bp.
L'incidente è avvenuto a 80 miglia a sud di Vermilion Bay, lungo la costa centrale della Lousiana. Dopo le prime informazioni, che riferivano della fuoriuscita di una chiazza di petrolio, sono arrivate le rassicurazioni della Guardia costiera americana. Non c'è nessuna perdita visibile di greggio, hanno spiegato. Né i lavoratori che si trovavano sulla piattaforma hanno riportato ferite gravi: tutti e 13 sono stati recuperati dopo essersi gettati in acqua.
Quattro mesi dopo il disastro della piattaforma della British Petroleum, la DeepWater Horizon, 11 morti, la più grande tragedia ambientale d'America, l'incubo della macchia nera che soltanto poche settimane fa è scomparsa si è riaffacciato drammaticamente, aiutato anche da un susseguirsi di voci contraddittorie: al momento dell'esplosione, intorno alle 9 americane, la piattaforma Vermilion Oil 380 non stava lavorando petrolio. "Dai primi rilevamenti non risultano perdite", ha comunicato in un primo momento la Mariner Energy, proprietaria del pozzo. Pochi minuti dopo, la doccia fredda: nell'acqua si comincia a osservare una chiazza di petrolio, comunica la Guardia Costiera, una scia di greggio di quasi 2 chilometri. Sono passate ore prima della rassicurazione definitiva sull'assenza di inquinamento. "Non si tratta di una piattaforma che trivellava in profondità", ha detto il portavoce Robert Gibbs nella prima dichiarazione della Casa Bianca, quasi a sfatare il fantasma della Deepwater Horizon che subito è riaffiorato riaffiora. Ma l'imbarazzo e la preoccupazione per il nuovo, clamoroso incidente è palpabile.
L'incubo del Golfo sembra davvero senza fine. La Bp nei giorni scorsi ha dovuto rimandare la chiusura definitiva di quel pozzo maledetto per le condizioni meteo: gli uragani che stanno sferzando gli Usa non si erano mai visti così forti come in questa stagione. L'allarme continuerà fino a metà ottobre. E le piattaforme petrolifere fanno sempre più paura.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Repubblica.it]

- In mare 4mila bombe galleggianti di Vittorio Zucconi

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03 settembre 2010
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