Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Nel nome dell'Integrazione

Opposizione, sindacati e Chiesa (ma anche parte della maggioranza) contro l'apartheid scolastica della Lega

16 ottobre 2008

Finalmente si fanno sentire! Opposizione, sindacati e mondo cattolico insorgono contro la mozione della Lega che introduce nelle scuole italiane "classi d'inserimento" per i figli degli immigrati, ma la novità presentata dal leghista Cota e approvata l'altro ieri dalla Camera (LEGGI) non convince neppure l'ala destra del Pdl. Se Walter Veltroni non esita a definire il provvedimento "intollerabile" e il segretario della Cgil Guglielmo Epifani lo bolla di "inciviltà", Alessandra Mussolini, presidente della Commissione Bicamerale per l'Infanzia ha chiesto un incontro urgente al ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, mentre il sindaco di Roma Gianni Alemanno chiede "una pausa di riflessione".

Le "classi di transizione" potrebbero generare delle diseguaglianze tra studenti italiani ed extracomunitari. Per questa ragione le parlamentari del Pdl Alessandra Mussolini e Souad Sbai, hanno chiesto un incontro urgente con il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini "a seguito dell'approvazione della mozione Cota e altri in materia di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell'obbligo". "Pur consapevoli della problematicità dell'inserimento dovuto alla lingua e alle diversità culturali degli studenti stranieri, riteniamo però fondamentale per una reale integrazione la possibilità di scambi di sapere. Chiediamo, quindi, di valutare con la dovuta attenzione - concludono Mussolini e Sbai - la possibilità di creare 'classi di transizione' che rischierebbero di dar luogo a diversità tra gli studenti suscettibili di trasformarli in cittadini socialmente diseguali".
Secondo la Sbai, deputata del Pdl di origine marocchine che l'altra sera ha deciso di lasciare l'aula e non votare la mozione presentata dal capogruppo della Lega, Roberto Cotale e approvata dalla Camera dei Deputati, le classi di inserimento per i bambini immigrati sono "discriminatorie nei loro confronti". "Come donna di origine straniera che ha combattuto per anni contro le scuole separate promosse da alcuni estremisti islamici che volevano allontanare i nostri figli dalla scuola italiana - ha spiegato la Sbai - non potevo votare un provvedimento che vede di fatto i bambini figli di immigrati divisi dai loro coetanei". "Non condivido la creazione di classi d'inserimento perché significherebbe dividere i bambini e rischiamo di avere bambini con un forte malessere in futuro - conclude la Sbai - perché ci saranno alunni di serie A e di serie B".

Netta la bocciatura che arriva dall'opposizione. Per il leader del Pd Walter Veltroni la mozione sulle 'classi ponte' "che è stata votata in Aula è per me intollerabile come italiano. Noi siamo stati emigranti e non avremmo voluto che i nostri figli andassero in classi differenziate".
Per il ministro ombra della Pubblica istruzione Mariapia Garavaglia "l'approvazione alla Camera della mozione della Lega sulle classi separate per gli studenti stranieri è un provvedimento che danneggia la scuola italiana nel suo complesso e che vanifica gli sforzi d'integrazione dei figli degli immigrati attraverso la scolarizzazione".
Anche il ministro ombra degli Esteri, Piero Fassino si augura "che il centrodestra capisca l'errore gravissimo che si compierebbe creando delle classi differenziate per appartenenza etnica o culturale". "Sin dalla più tenera età - ha aggiunto l'esponente democratico - bisogna costruire le condizioni dell'integrazione. Al contrario, discriminare addirittura i bambini significa produrre una ferita che può avere drammatiche conseguenze sia sulla vita sociale, sia nella vita delle persone stesse".

Le proteste arrivano anche dal sindacato. "L'idea di ghettizzare bimbi immigrati in classi differenziate è contraria alla filosofia di integrazione degli stranieri che il sindacato persegue e che dovrebbe essere alla base delle politiche per l'immigrazione di questo Paese", ha dichiarato Renata Polverini, segretario generale dell'Ugl. "La scuola, in particolare, - ha aggiunto - non può tramutarsi in un veicolo di discriminazione o contrapposizione tra gli studenti ma dovrebbe rappresentare proprio il luogo primario in cui l'integrazione e la solidarietà si manifestano. Mi auguro che questa mozione non si traduca in atti concreti ma resti solo un 'incidente di percorso' parlamentare".
Stessa opinione per il segretario della Cgil Guglielmo Epifani secondo il quale si tratta di "un atto di inciviltà verso tutti i bambini, siano essi figli di immigrati o di italiani. Una divisione così netta tra bambini che parlano l'italiano e coloro che non lo parlano ancora correttamente richiama gli aspetti bui dell'apartheid", ha sottolineato Epifani secondo il quale questo atto è "non solo l'ennesima dimostrazione dell'intolleranza razziale che caratterizza la destra al governo, ma anche la conseguenza della devastazione contenuta nei provvedimenti sulla scuola: i tagli previsti dalla riforma Gelmini determinano, infatti, l'impossibilità di seguire adeguatamente tutti i bambini nelle loro specificità".
Il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni ha definito "ridicolo" l'emendamento della Lega. "Di questo passo - ha denunciato ironicamente - arriveremo ad una scuola per i maschi e per le femmine, per il Nord e per il Sud, per i biondi e per i mori. Per i lavoratori la scuola resta il punto cardine del funzionamento dell'uguaglianza. Solo attraverso la scuola pubblica il popolo può formarsi e formare i propri figli".

Spara a zero contro la novità introdotta dalla Lega anche il settimanale cattolico Famiglia Cristiana. "Le classi ponte per gli studenti stranieri - sostiene il direttore don Sciortino, in un'intervista al Corsera - complicano l'integrazione e puntano all'espulsione degli immigrati". Con questi provvedimenti, aggiunge, si costruisce "l'humus in cui nascono continui episodi di intolleranza, violenza e razzismo". Il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venzia, non ha esitato a precisare di "non essere favorevole" alla soluzione ideata dal Carroccio. "Laddove ci sono degli educatori capaci, questa varietà di provenienza, equilibratamente scelta, si sta rivelando - ha sottolineato il cardinale - una autentica ricchezza".
Preoccupata delle ricadute negative del provvedimento sulle politiche di integrazione anche l'Anci, l'associazione dei comuni italiani. "Introduce per la prima volta nel nostro paese elementi di forte discriminazione nei confronti delle bambine e bambini stranieri", lamenta Fabio Sturani, sindaco di Ancona e vicepresidente dell'Anci. "In Italia - aggiunge - sono circa 690.000 gli studenti stranieri presenti nelle nostre scuole che rappresentano oltre 190 diverse nazionalità. Nessuno mette in dubbio che per i minori stranieri ci sia necessità di un sostegno scolastico, ma questo si deve aggiungere alla normale programmazione delle attività e soprattutto deve essere inserito in quadro, concreto, di pari opportunità e di sostegno all'integrazione".

A difendere la mozione il sottosegretario all'Istruzione Giuseppe Pizza: "Le classi-ponte non vanno intese come un ghetto - ha detto - ma come un aiuto ai ragazzi stranieri, per meglio inserirsi nel sistema scolastico italiano". La Lega nord ha poi provato a stemperare gli animi, precisando che "le classi d'inserimento vanno intese come uno strumento per integrare al meglio i ragazzi, e non per emarginare o discriminare nessuno di loro".
Il punto ora è il destino che la mozione avrà: un eventuale emendamento al decreto Gelmini, che martedì sarà in aula al Senato, renderebbe più complicato il percorso, mentre l'opposizione già prevede che il governo porrà la fiducia su quel provvedimento come ha già fatto alla Camera. Per questo il capogruppo del Carroccio al Senato, Federico Bricolo, fa capire che a fronte di garanzie precise la Lega potrebbe accettare tempi più lunghi: "Stiamo valutando, intanto il governo ha preso l'impegno. Valuteremo insieme al governo la strada legislativa che permetterà di concretizzare quanto deciso alla Camera".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Repubblica.it, Corriere.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

16 ottobre 2008
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia