Nel Palermitano nasce un consorzio per gestire i beni confiscati alla mafia
Il documento è stato sottoscritto dal Prefetto di Palermo e dal sindaco di Monreale, che è presidente del Consorzio riconosciuto dal Ministero degli Interni.
L'iniziativa scaturisce dalla necessità di creare un sistema efficace di controllo delle procedure di appalto, visto che il Consorzio sarà chiamato a gestire ingenti finanziamenti per il recupero e l'utilizzo di alcuni beni confiscati e assegnati ai 5 comuni del sodalizio pubblico.
L'accordo prevede la costituzione di una stazione appaltante e di un bando di gara che prevede l'immediata esclusione del concorrente in caso di accettati collegamenti con organizzazioni criminali.
E' previsto anche il coinvolgimento del Servizio Ispettivo Misto, composto da rappresentanti di tutte le Forze di Polizia, con il compito di svolgere accertamenti sulle attività dei concorrenti, sugli appalti e sulle operazioni di gara.
Il Consorzio assume l'impegno di escludere le imprese in odore di mafia, vietare ogni forma di sub appalto ed effettuare con l'ausilio dei funzionari dell'ispettorato del lavoro, tutti i controlli per evitare forme di lavoro nero e di sfruttamento di personale minorile.