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Nel segno del sacrificio d'amore il quinto anno del Teatro dei due Mari

L'Alcesti di Euripide e l'Agamennone di Seneca

27 aprile 2005

Dal 20 maggio al teatro greco di  Taormina e al teatro greco di Tindari la rassegna teatrale

Il mistero della morte e il sacrificio della propria vita per amore nell'Alcesti di Euripide, e il tragico fato che attende un vittorioso eroe di guerra nell'Agamennone di Seneca: sono le due tragedie che andranno in scenda a Tindari e Taormina per il quinto ciclo di spettacoli classici del Teatro dei due Mari.
Un anniversario importante, quello dei cinque anni, per l'associazione teatrale siciliana che quest'anno punta su due spettacoli di grande prestigio: ''Alcesti'', di Euripide, nella traduzione di Filippo Amoroso, che vedrà in scena Giuseppe Pambieri, Massimo Venturiello e Micaela Esdra per la regia di Walter Pagliaro, e ''Agamennone'' di Seneca, diretto da Giuseppe Argirò e interpretato da Edoardo Siravo e Luciano Virgilio.
La stagione, inserita nei Grandi Eventi dalla Regione Sicilia, patrocinata dagli assessorati regionali al Turismo,  ai Beni Culturali e alla Presidenza, con la collaborazione della Provincia regionale di Messina e i Comuni di Patti e Taormina, prenderà il via venerdì 20 maggio a Taormina con l'Alcesti e domenica 22 maggio a Tindari con l'Agamennone.
Gli attori, come antica tradizione, reciteranno fino al tramonto in due luoghi dalla forte carica magica ed esoterica. 

Lo Jonio e l'Etna, i Nebrodi e il Tirreno, si gioca su questo dualismo la sfida del progetto del Teatro dei due Mari, diretto da Filippo Amoroso: creare un filo tra i due siti archeologici della Sicilia orientale per rilanciare l'allestimento degli spettacoli classici, con un  occhio puntato al rilancio di politiche turistiche che trae energia da luoghi così  suggestivi.
''L'anniversario dei cinque anni rappresenta un grande successo per il teatro siciliano che crede nelle nuove produzioni di spettacoli antichi, in un dialogo costante tra passato e presente'', dice il presidente del Teatro dei due Mari, Pasquale Cocivera.
Aggiunge il direttore artistico Filippo Amoroso: ''Stiamo studiando un spettacolo itinerante per l'estate, la messa in scena di testi classici nelle isole Eolie, davanti al Museo archeologico di Lipari ma anche in altri porti dell'arcipelago''.

L'attualità e i temi universali rappresentati dalle tragedie sono il cardine sul quale lavora il regista genovese Giuseppe Argirò che cura l'allestimento dell'Agamennone. ''Il coro nell'Agamennone rappresenta l'impegno contro la guerra, in senso universale. Quella voce che si leva contro la violenza - continua il regista - è così attuale in questo  momento. Penso all'Iraq, naturalmente e non solo. Simbolo e metafora dunque dell'attualità delle tragedie che non hanno alcun bisogno di essere rivisitate e che, attraverso i secoli giungono a noi con la loro carica immortale''.   
Il tema comune delle due tragedie classiche è quello del morire, come soggetto o oggetto di passione d'amore. Al coraggio e alla generosità di Alcesti - disposta a sacrificare la propria vita per salvare quella del marito, il re Admeto - si contrappone la celebre uccisione di Agamennone e Cassandra per mano di Clitennestra, la moglie tradita.

E proprio per festeggiare i cinque anni il Teatro dei due Mari ha lanciato un concorso con cui i primi cinque vincitori potranno trascorrere un'intera giornata con il cast di Alcesti e Agamennone, dietro le quinte, assistere agli spettacoli ospiti dell'associazione. Chi volesse partecipare deve inviare un breve pensiero sul tema ''Morire come sacrificio d'amore'', che è anche il tema del concorso che il Teatro dei due Mari bandisce per tutte le scuole superiori dell'Unione Europea. Anche in questo caso i cinque vincitori parteciperanno al ciclo di spettacoli.


Informazioni e programma degli spettacoli: www.teatrodeiduemari.it

- ALCESTI di Euripide. Note di Regia di Walter Pagliaro

- AGAMENNONE di Seneca. Note di Regia di Giuseppe Argirò

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27 aprile 2005
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