Nel territorio dell'Etna è nato il ''Distretto della lava''
Il distretto comprende ventidue comuni pedemontani (Gravina, Belpasso, Aci Bonaccorsi, Camporotondo, Linguaglossa, Mascalucia, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Sant'Agata Li Battiati, San Pietro Clarenza, San Giovanni La Punta, San Gregorio, Sant'Alfio, Santa Venerina, Trecastagni, Tremestieri, Valverde, Viagrande e Zafferana), che hanno aderito al progetto "Lodis" (Local distinctiveness), ovvero "caratterizzazione locale", lanciato dalla Provincia, assieme ad altri quattro partner europei ed alla Provincia di Salerno. Sui 310 progetti presentati, "Lodis" ha superato l'esame dell'Unione Europea, attestandosi tra i 51 piani ammessi al finanziamento.
Il programma Lodis si articola in sei progetti pilota, che avranno il compito di conferire omogeneità a tutta l'area: in primo luogo un miglioramento dell'arredo urbano, che accoppierà il ferro alla pietra lavica per dare vita ad elementi di arredo (panchine, cestini getta rifiuti, fontanelle, pensiline, tavolini), che saranno posizionati in tutti i ventidue comuni del distretto; poi il piano del colore, che punta al recupero dei colori e dell'architettura tipica etnea e un'adeguata segnaletica turistica da installare nelle principali piazze dei Comuni del distretto.
Previsti anche la guida ai Comuni del distretto della lava e il calendario dei mercatini e delle sagre locali, realizzati in cinque lingue e il Festival internazionale di musica tradizionale, che già nella sua prima edizione, lo scorso mese di settembre, ha riscosso un grande successo.