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Nell'ex base missilistica di Comiso (RG) al posto dei cannoni... sbocceranno i fiori

Nell'ex base missilistica Nato nascerà il Polo del sistema ortoflorovivaistico

22 ottobre 2004

L'ex base missilistica di Comiso (RG) diventerà laboratorio scientifico: ospiterà il Centro di innovazione per la filiera delle colture protette, e il Polo per la qualità delle filiere agroalimentari.
E' quanto prevede una bozza d'accordo tra il Comune e la Regione siciliana.

Le due strutture saranno ospitate nell'edificio 12. Il protocollo d'intesa tra l'assessore regionale all'Agricoltura Innocenzo Leontini e il sindaco di Comiso, Giuseppe Di Giacomo, sarà firmato a breve. ''L'ortoflorovivaismo svolge un ruolo di primaria importanza nell'ambito dell'economia isolana sia in termini di superficie sia di produzione lorda vendibile - dice Leontini - ma le nostre produzioni orticole non riescono a mantenere i mercati o a guadagnarne di nuovi, nonostante le qualità organolettiche delle produzioni. Di ciò siamo sempre più consapevoli e dobbiamo correre ai ripari''. Da qui l'idea dell'accordo quadro per la ''Qualificazione del sistema ortoflorovivaistico'' per il quale la Regione provvederà ad adeguare un edificio dell'ex struttura missilistica di Comiso, a realizzare le dotazioni strumentali dei laboratori e degli uffici, ad organizzare le attività e la formazione del personale interno ed esterno. Al resto provvederà il Comune di Comiso. La durata dell'accordo è fissata in 10 anni.

''Al di la' della formazione, promozione e sensibilizzazione della cultura della qualità nel settore agroalimentare - aggiunge Leontini - c'è tutto il metodo da cambiare: mi riferisco alla necessità di creare protocolli di produzione relativi a tecniche innovative idonee ad esaltare le potenzialità qualitative delle coltivazioni in ambienti protetti, alla definizione di una struttura serricola che sia da modello per le nuove condizioni produttive nel Mediterraneo. E c'è l'emergenza ambientale, con la necessità di prevedere alternative all'uso del bromuro di metile ed assicurare quindi l'ecosostenibilità in agricoltura''.
''La crisi è evidente - conclude l'Assessore Leontini - ed è accentuata dalle note difficoltà strutturali, quali le distanze dai mercati, l'incapacità di aggregazione dei produttori in stabili e forti organizzazioni, le carenze tecnologiche non in grado di garantire produzioni programmate nel tempo. A questo, di recente, si aggiungono altri problemi legati al doversi confrontare con mercati caratterizzati dalla grande distribuzione e dalla distribuzione organizzata, sempre più orientata verso prodotti riconoscibili per i 'marchi', ad alto contenuto salutistico, come il 'biologico' e caratterizzati da percorsi noti, quali la 'rintracciabilità'. Tutti elementi rispetto ai quali la nostra agricoltura è  in ritardo, quindi svantaggiata''.

Fonte: Ansa Agroalimentare Sicilia

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22 ottobre 2004
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