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Nella pazza estate del 2014...

Né vacanze, né weekend: per il 60% di italiani neanche una notte fuori casa

25 agosto 2014

L'estate, seppure alcuni dicano che non sia mai arrivata, sta ormai volgendo al termine. Ma pare che la maggior parte degli italiani, circa il 60%, non abbia trascorso nemmeno una notte di vacanza fuori casa. A fare questo primo bilancio dell'estate "pazza" 2014 è un'indagine della Coldiretti/Ixe.
Ma anche chi in vacanza ci è andato, ha comunque preferito un turismo low cost cercando di risparmiare negli alloggi e nella scelta della località. Scende anche la durata delle vacanze, ridotta dal 30% degli italiani.
"Il risultato - spiega la Coldiretti - è che tra chi è andato in vacanza, il 43% lo ha fatto per meno di una settimana, il 33% da una a due settimane, il 15% da due a tre settimane e solo il 9% per più di 3 settimane. Tra le mete preferite continua a primeggiare il mare. Il 71% dei vacanzieri ha deciso di rilassarsi sulla spiaggia, anche se un buon 18% ha scelto la montagna, complice il clima. Il 6% ha scelto invece di visitare le città, il 5% si è recato al lago e il 3% ha scelto la campagna".

Meno di un italiano in vacanza su tre ha alloggiato in albergo. Molti, secondo l'indagine della Coldiretti, hanno infatti preferito risparmiare e dormire in abitazioni in affitto (19%), case di proprietà (14%) o di parenti e amici (17%). A seguire i villaggi turistici (7%), i bed and breakfast (7%) e gli agriturismi (3%). Rispetto allo scorso anno gli agriturismi hanno registrati un aumento delle presenze. "Anche grazie alla qualificazione e diversificazione dell'offerta - precisa la Coldiretti - ma anche all'ottimo rapporto tra prezzi/qualità con la scelta che avviene sempre più di frequente attraverso siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it".

Per l'associazione le scelte al risparmio dettate dalla crisi hanno visto un taglio del 25% del budget familiare delle vacanze estive rispetto al 2008, con una spesa media per persona pari 665 euro. In particolare, tra quanti sono partiti emerge che il 44% ha speso meno di 500 euro a persona, il 35% ha speso tra i 500 ed i mille euro a persona, il 9% tra i mille ed i duemila, mentre solo una minoranza del 4% è andata oltre i duemila euro.
"Un andamento - conclude la Coldiretti - che ha avuto un impatto devastante dal punto di vista economico ed occupazionale che ha coinvolto tutti quei profili professionali utilizzati dalle strutture turistiche come cuochi, camerieri, addetti all'accoglienza, all'informazione, ai servizi e all'assistenza alla clientela". Tuttavia a causa dell'impatto della crisi sui consumi, ripercussioni negative si sono avute anche nella filiera agroalimentare, dalla tavola al campo, dove sono tradizionalmente impegnati i lavoratori stagionali nella raccolta della frutta e nella vendemmia, con perdite complessive stimabili secondo l'associazione a ben oltre il miliardo di euro. [Adnkronos/Ign]

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25 agosto 2014
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