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Nella speranza di un 2011 migliore...

Il bilancio negativo della Cgil Sicilia sotto il profilo dell'occupazione e delle vertenze ancora aperte

03 gennaio 2011

Per la Cgil siciliana l'anno appena passato si è chiuso con un bilancio negativo sotto il profilo dell'occupazione e delle vertenze ancora aperte. Nel 2010 i posti di lavoro perduti solo nei primi 9 mesi dell'anno, afferma il sindacato, sono stati 16mila mentre il tasso di occupazione è diminuito di mezzo punto. Si aspettano soluzioni per la Keller, per i cantieri navali di Palermo e Trapani, mentre nulla di nuovo c'è sul fronte della Fiat di Termini Imerese, "per la quale si attende ancora una proposta seria e credibile - afferma, in una nota, la Cgil - che consenta di proseguire con l'attività produttiva della fabbrica e dell'indotto". "Restano in alto mare - prosegue il sindacato - le riforme della formazione professionale (per la quale la Cgil ha chiesto l'apertura di un tavolo di crisi), della pubblica amministrazione, la questione dei rifiuti mentre si attende ancora un valido piano energetico regionale".
E ancora: in sospeso la vicenda dei rigassificatori, così come le bonifiche dei siti industriali di Priolo (SR) e Gela (CL). Nulla di fatto riguardo alle iniziative per consentire la ripresa dell'edilizia con la sua funzione anticiclica mentre centinaia di cantieri restano bloccati per intoppi spesso facilmente superabili.Congelati gli Accordi di programma quadro su trasporti, acqua, strade, "che il governo nazionale vuole annullare - aggiunge la Cgil siciliana - a fronte di un piano per il sud davvero povero". Se si esclude la cassintegrazione non c'è stato "nulla di positivo neanche per le politiche sociali, con un welfare che si contrae sempre di più". Per quanto riguarda la tutela del territorio, dopo le frane e i disastri ambientali, ci sono stati, sostiene la Cgil, "solo enunciati e nulla di fatto".

Se si esclude la cassintegrazione "non c'è stato nulla di positivo neanche per le politiche sociali, con un welfare che si contrae sempre di più. Il nostro auspicio - ha detto Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia - è che il nuovo anno porti consiglio al governo regionale e anche a quello nazionale e che si cominci subito a lavorare sulle priorità indicate dalle parti sociali nell'avviso comune e condivise dal Presidente della Regione. Ribadiamo che dalle parole si deve passare ai fatti. Ci auguriamo che il 2011 da questo punto di vista sia un anno migliore e che si possa intraprendere una strada per lo sviluppo e l'occupazione nella nostra regione". [Adnkronos/Labitalia]

 

 

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03 gennaio 2011
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