Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Nelle belle sere d'estate un unico ronzante cruccio ci affligge: le zanzare. Come cautelarsi e difendere

11 agosto 2007

E' meraviglioso nelle sere d'estate stare fuori col naso all'insù a guardare le stelle dimenticando lo stress delle giornate di lavoro e pensare solo in quale spiaggia andare l'indomani. Già, meraviglioso se non ci fossero le zanzare con il loro fastidioso ronzio e le loro ancor più fastidiose punture.
Le zanzare sono forse uno dei pochi regali dell'estate di cui faremmo volentieri a meno, e ogni anno ci armiamo di ogni sorta di spray, liquidi e pomate repellenti per tenerle alla larga. Ma che cosa funziona davvero e quali prodotti si possono scegliere per allontanare le zanzare senza procurarci danni alla salute?
I Centers for Disease Control and Prevention statunitensi in proposito hanno pubblicato la ''guida antizanzara'', scrivendo nero su bianco quali sono i prodotti da considerare sicuri ed efficaci per bonificare gli ambienti e come repellenti da applicare sulla pelle .
A passare l'esame del severo ente americano sono la dietiltoluamide, principio attivo alla base di una grande quantità di prodotti noto da anni come potente antizanzara, e la picaridina, altrettanto efficace nel garantire una protezione prolungata e priva di effetti collaterali tossici; inoltre, sarebbero utili per mettere in sicurezza indumenti, zanzariere o tende da campeggio anche i prodotti a base di permetrina.

L'argomento è molto sentito negli Stati Uniti, tant'è che la guida si chiude con un invito della direttrice dei CDC a non dimenticare l'importanza delle precauzioni antizanzara: una simile insistenza deriva in gran parte dal fatto che le zanzare, di là dall'oceano, sono portatrici di un virus abbastanza diffuso che può dar luogo a encefaliti molto serie, il virus del West Nilo. In Italia, nonostante i timori di molti, le zanzare non sono da considerarsi untori: ''nel nostro Paese non abbiamo evidenze dirette a testimoniare che le zanzare siano portatrici di malattie, pertanto è bene sgombrare il campo da preoccupazioni inutili ed eccessive'', conferma il dottor Romeo Bellini, entomologo e responsabile del Centro Agricoltura e Ambiente dell'Emilia Romagna, ''resta il fatto che le zanzare sono sicuramente un grosso fastidio, soprattutto per chi ha la pelle delicata o soffre di allergie: ridurne il numero in circolazione e prendere provvedimenti per renderle meno nocive, pertanto, è più che opportuno''.

I livelli di lotta sono molti: si parte dalle bonifiche del territorio che spettano alle amministrazioni comunali e si arriva alle strategie che ognuno di noi può mettere in atto per contribuire a liberare le città dalle zanzare e per difendersi in prima persona.
''Le risorse a disposizione per combattere le zanzare variano molto da comune a comune, pertanto è difficile dare un quadro complessivo della situazione italiana anche se, in linea generale, il livello medio della lotta alle zanzare è ancora deficitario'', osserva Bellini, ''ecco perché è fondamentale che ogni cittadino faccia la sua parte: i comportamenti sbagliati e l'incuria sono forse la maggior causa della diffusione delle zanzare nelle nostre città''. Il concetto è semplice: se non ci fossero raccolte d'acqua stagnante non avremmo neanche le zanzare, che non troverebbero dove deporre le uova e riprodursi. Tombini, bidoni per irrigare gli orti, fossi con acqua stagnante, grondaie otturate dal fogliame e soprattutto sottovasi: tutti ambienti ideali per le zanzare se non si seguono opportune precauzioni per la manutenzione.
E quando proprio non è possibile eliminare le raccolte d'acqua inquinata, come nel caso dei tombini, è bene trattarle scegliendo fra prodotti validi ma poco tossici. Ciò significa, ad esempio, scegliere prodotti che uccidono le larve e non gli insetti adulti: ''i larvicidi agiscono su una popolazione che non è dispersa ma raccolta in aree ben definite e, quindi, più facile da colpire. Per di più, oltre a prevenire la comparsa delle zanzare adulte, questi prodotti uccidono selettivamente le larve di zanzara e hanno perciò un impatto ambientale inferiore rispetto agli adulticidi, che eliminano anche altri insetti e sono più tossici'', spiega il dottor Bellini, ''gli antizanzara vengono impiegati nell'ambiente in cui viviamo e ci muoviamo ogni giorno: dobbiamo difenderci dalle zanzare, certo, ma con criterio e sapendo che ci esponiamo inevitabilmente a sostanze che, pur essendo considerate relativamente sicure, possono comunque avere un effetto tossico. Pertanto, è bene limitarne l'uso ai casi in cui è davvero indispensabile, seguendo le precauzioni d'impiego e dando sempre la precedenza ai prodotti o i metodi a minor impatto ambientale'', conclude l'esperto.

E se ciò non bastasse ancora, sempre dall'America arriva un'altra ''soluzione'' per risolvere il problema zanzara: l'abito anti-zanzara. Basta indossarlo e il problema si riduce drasticamente.
L'ennesima americanata? Beh... forse sì, però esiste.
L'idea viene da lontano, quando si trattava di cercare una soluzione per difendere i soldati americani dal pericolo della malaria, della leismaniosi, e di altre malattie che potevano debilitare i militari e compromettere le missioni. Si pensò così di pretrattare le uniformi con la permetrina, una delle sostanze di cui abbiamo parlato prima. Lo stesso metodo, ora, potrebbe essere adottato anche per i civili, e non solo per i più sportivi che si espongono in zone poco civilizzate e dominate dalla natura. Quindi, fra non molto tempo nei negozi, accanto al reparto biancheria e al reparto abiti sportivi, si potrebbe trovare anche il reparto ''abiti insettifughi''.
Notizie rassicuranti giungono dai dati sulla salubrità del prodotto. La permetrina, infatti, è parente di un insetticida naturalmente presente nei crisantemi, e secondo gli studi, ha una tossicità molto bassa per i mammiferi. L'assorbimento attraverso la pelle è piuttosto limitato, e solo raramente si ritiene sia responsabile di reazioni allergiche. E' inoltre efficace per un vasto numero di parassiti, per questo è presente in numerosi prodotti, dagli antipulci per animali, agli antipidocchi per persone e spray antizanzara comunemente usati in famiglia. E' già usata anche in agricoltura: approvata dalla Environmental Protection Agency, da decenni è un metodo di controllo dei parassiti in svariate coltivazioni.

Non tutti, però, sono d'accordo. C'è chi raccomanda prudenza: gli studi attuali non includono notizie sull'uso di abiti impregnati di questa sostanza, e alcune pubblicazioni si dichiarano contrarie. Tuttavia, sembra sufficiente usarla con raziocinio. Almeno, così la pensa Gene McConnell, che ha condotto l'indagine commissionata alla National Academy of Sciences sugli effetti dell'uso militare della sostanza, che raccomanda: quando si usano repellenti e insetticidi, è bene non cedere all'idea che ''un po' è bene, di più e meglio''. Bisogna invece usare la testa e non esporsi a pesticidi se non ci sono reali benefici. Insomma, basterebbe il buonsenso, e questo vale non solo per la permetrina, ma per qualsiasi altra sostanza insetticida, spesso usata senza che ci si chieda di che si tratta.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

11 agosto 2007
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia