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Nelle campagne di Carini (PA) potrebbero essere state occultati cadaveri e armi ricoducibili al clan Lo Piccolo

02 febbraio 2008

Non Cinisi ma Carini, e non il cimitero della cosca dei Lo Piccolo, ma un deposito di armi ed esplosivi. Nei giorni scorsi è circolata la notizia che le ruspe dell'esercito stavano scavando nelle campagne di Cinisi (PA) alla ricerca del “cimitero di mafia” del clan Lo Piccolo. Il luogo, stando a quanto avevano riportato diversi quotidiani, è stato indicato dal neopentito Gaspare Pulizzi, ex reggente del mandamento di Carini (PA), fedelissimo di Salvatore Lo Piccolo e con lui arrestato il 5 novembre scorso.
La notizia, in verità, non era falsa ma imprecisa. Infatti, è vero che Pulizzi ha indicato un luogo di sepoltura, come è vero che le ruspe dell'esercito nei giorni scorsi hanno eseguito degli scavi nelle campagne del Palermitano, ma i due fatti sono distinti seppur strettamente collegati.

Nei primi giorni del suo pentimento, Gaspare Pulizzi ha raccontato ai magistrati d'essere stato lui a seppellire il cadavere di Giovanni Bonanno, boss di Resuttana (PA). “Ho sepolto io il cadavere del padrino di Resuttana [...] Non ho mai saputo e non ho mai chiesto chi fu ad uccidere Giovanni Bonanno, certe domande non si fanno mai. A me consegnarono solo il "pacco" e mi ordinarono di sotterrarlo anche se era chiaro chi aveva partecipato alla sua esecuzione. E così feci, portai il cadavere nelle campagne di Carini e lì lo seppellii”
Quindi Pulizzi ha indicato agli investigatori della squadra mobile il luogo dove quel giorno, il 16 o 17 gennaio del 2006, aveva occultato il cadavere di Bonanno. La zona è stata già individuata dagli inquirenti che non hanno ancora cominciato a setacciare il vasto appezzamento di terreno che si trova vicino a Carini dove si stanno costruendo alcune villette.

E' a questo punto che si sono accavallate due notizia, ossia quella della rivelazione di Pulizzi su dove era stato sepolto Bonanno e gli scavi dell'esercito, che stava però setacciando nella zona vicina al covo dove furono arrestati i Lo Piccolo perché cercavano armi o esplosivo. Una zona che è vicina a quella dove Pulizzi ha indicato come il luogo di sepoltura di Bonanno. Inoltre, mentre le ruspe scavavano su quel terreno è stato intercettato Giuseppe Pecoraro, 40 anni, detto "u cagneluddu" (il cagnolino), uno dei tanti soprannomi utilizzati dagli uomini del clan Lo Piccolo che è stato più volte trovato nei "pizzini" che i due boss avevano in due borse al momento del loro arresto.
"Cagneluddu" è stato quindi fermato ed ha sostenuto che si trovava in quel terreno perché stava recuperando della terra che serviva ad un imprenditore. Una versione che è ancora al vaglio del tribunale del riesame che dovrà decidere se convalidare o meno il fermo di Pecoraro. Gli investigatori però sospettano che "cagnuleddu" sia stato attivato dalle cosche mafiose di Carini per eliminare quella traccia ingombrante, il cadavere di Giovanni Bonanno. Avrebbero così ordinato a Pecoraro di fare sparire quella "prova" perché Pulizzi, una volta pentito, avrebbe sicuramente indicato dove e quando era stato sotterrato il cadavere di Bonanno.

L'altro ieri, giovedì 31 gennaio, le operazioni di scavo sono state sospese in attesa di una riunione tra magistrati ed investigatori che a questo punto scaveranno anche nel punto indicato da Pulizzi per trovare la "tomba" di Giovanni Bonanno.
Bonanno, già condannato per mafia, il 16 gennaio del 2006 si era assentato da casa per andare ad assolvere all'obbligo di firma in commissariato e non era più tornato. Bonanno era figlio di Armando, uno dei killer del capitano dei carabinieri di Monreale, Emanuele Basile. E l'eliminazione di Giovanni Bonanno fu decisa dagli ex capi del mandamento di San Lorenzo, i Madonia, da Salvatore Lo Piccolo, Diego Di Trapani e da Antonino Rotolo che male aveva digerito la nomina di Bonanno a capo famiglia di Resuttana. Poi tutti furono d'accordo per ucciderlo perché secondo le rivelazioni di alcuni pentiti aveva sottratto del denaro proveniente dalle estorsioni e che avrebbe dovuto consegnare a Salvatore e Sandro Lo Piccolo.

[Foto di I'm Daleth (www.flickr.com)]

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02 febbraio 2008
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