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Nessun elemento di responsabilità a carico di Clemente Mastella nell'ambito dell'inchiesta 'Why Not'

10 marzo 2008

La Procura generale di Catanzaro ha richiesto l'archiviazione della posizione di Clemente Mastella nell'ambito dell'inchiesta 'Why Not' sulle presunte frodi milionarie ai danni dell'Unione Europea.
Secondo quanto riferito dalla Procura generale, al momento non c'è alcuna richiesta di archiviazione per il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, iscritto anch'egli nel registro degli indagati dal sostituto procuratore Luigi De Magistris, che ipotizzava l'accusa di abuso di ufficio.
Secondo quanto si è appreso, la Procura generale, guidata da Vincenzo Iannelli, avrebbe chiesto l'arhiviazione, insieme ai sostituti procuratori Domenico De Lorenzo e Alfredo Garbati, in quanto non sono emersi elementi di responsabilità a carico dell'ex ministro della Giustizia.

Clemente Mastella era stato indagato nell'inchiesta 'Why Not' in relazione ai suoi presunti rapporti con l'imprenditore Antonio Saladino, ex presidente della Compagnia delle opere della Calabria ed anch'egli coinvolto nell'inchiesta. Era stato iscritto nel registro degli indagati dal pm Luigi De Magistris, ex titolare dell'inchiesta 'Why Not'. L'indagine era stata successivamente avocata dalla Procura generale per l'incompatibilità di De Magistris dopo che Mastella, nella sua qualità di ministro della Giustizia, aveva chiesto il trasferimento del pm per presunte irregolarità nella conduzione delle sue inchieste.

"Dopo questa richiesta di archiviazione, mi chiedo chi mi ripagherà del male che mi è stato fatto. Un male costruito senza alcun riguardo per fatti che non c'erano. Nonostante tutto, voglio dichiarare che la giustizia comunque c'è e che in essa bisogna avere fiducia, e che ci sono in Italia tantissimi magistrati onesti e seri che svolgono le loro funzioni tra indicibili difficoltà". Questo è quanto affermato da Clemente Mastella. "Nacque a Catanzaro, con l'inchiesta 'Why Not', il mio calvario giudiziario e politico - ha detto ancora il leader Udeur - con una grancassa mediatica sui giornali e soprattutto con trasmissioni televisive, che attinsero a quelle vicende in modo costante e cattivo per farmi apparire davanti agli italiani per quello che non sono. Oggi viene chiesta l'archiviazione del procedimento nei miei confronti che salda il conto solo con la mia dignità che rimane alta e ferma [...] Dichiarai all'epoca, per fatti che mi erano del tutto estranei, la mia innocenza. Così come continuo a dichiararla per tutto quello che giudiziariamente, da allora in poi, mi sta toccando. Non ci fu verso - ha infine osservato Mastella con amarezza - perché si era deciso che dovevo essere umiliato, lapidato, cacciato dalla scena politica e istituzionale".

[Informazioni tratte da Repubblica.it e Rainews24.it]

- Giudici soli... isolati (Guidasicilia.it, 05/10/07)

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10 marzo 2008
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