Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Nessun volo per Lampedusa e Pantelleria

La compagnia Meridiana dal 5 maggio interromperà i collegamenti aerei per le due isole

30 aprile 2012

È corsa contro il tempo per evitare che Lampedusa e Pantelleria rimangano isolate dopo che la compagnia aerea Meridiana ha confermato che dal 5 maggio interromperà i collegamenti con le due isole, proprio alla vigilia delle elezioni amministrative col rischio che gli isolani che lavorano altrove non possano rientrare per esercitare il diritto di voto. I 10 milioni messi a disposizione dall'Enac per prorogare il servizio non sono ritenuti sufficienti dal vettore e ben due bandi internazionali sono andati deserti in quanto le compagnie ritengono poco remunerativa la tratta. Gli operatori turistici temono un contraccolpo drammatico per l'economia delle due isole, molti albergatori hanno già ricevuto disdette.

L'allarme, lanciato nei giorni scorsi dal presidente dell'Enac Vito Riggio, adesso sembra concretizzarsi. La situazione è critica. Tant'è che il presidente del Senato, Renato Schifani si è già mosso. "Ho preso contatto con Riggio e nel corso di un colloquio telefonico con il ministro Passera, questi mi ha assicurato il proprio personale impegno per una tempestiva soluzione".
Un accorato appello al governo Monti e a tutti i parlamentari siciliani arriva dalla senatrice della Lega Nord Angela Maraventano, vice sindaco a Lampedusa. "Svegliamoci per salvare Lampedusa e Pantelleria dall'isolamento in cui cadranno dal 5 maggio". La pasionaria, come viene chiamata la sanguigna senatrice, annuncia che mercoledì occuperà l'aula del Senato. "Tutti lo devono capire: per noi isolani l'aereo è come l'autobus, ci serve per trasportare i malati, le donne in gravidanza, per portare i ragazzi a scuola, per trasportare i nostri morti. Non è solo una questione di business legato al turismo, ma di sopravvivenza". "Sono arrabbiatissima - prosegue Maraventano - Non dormo da giorni e mi sento in grandi difficoltà con la mia gente".

E indica un colpevole: l'ex ministro Giulio Tremonti. "Non ha voluto finanziare la legge di continuità territoriale, occorrevano 12 milioni di euro. E io mi sento corresponsabile, perché appoggiavo il governo Berlusconi che al di là degli spot non ha fatto nulla". Quindi si rivolge anche al segretario del Pdl, Angelino Alfano, agrigentino. "Alfano batta un colpo, faccia pressioni sul governo Monti, questi tecnici non hanno la percezione della realtà, non sanno interpretare i bisogni quotidiani delle persone". "Non so neppure se io, mio marito e mia madre potremo essere il 6 maggio a Lampedusa per votare alle comunali - continua - e se ci riusciremo non so se e quando potremo tornare a Roma. È assurdo".

Da destra a sinistra, sono tanti i parlamentari, soprattutto siciliani, che chiedono al governo Monti di intervenire tempestivamente per trovare una soluzione in vista della stagione estiva. Ma proprio verso la classe politica si scaglia il presidente dell'associazione pescatori di Lampedusa, Totò Martello. "Questa politica ha distrutto la nostra economia - sostiene - Per Lampedusa serve un impegno serio, una volta e per tutte. Meridiana si può permettere di interrompere i voli perché finora ha beneficiato delle proroghe. A parte l'Enac, lo Stato e la Regione siciliana se ne sono lavati le mani".
L'associazione albergatori delle Pelagie cerca di evitare allarmismi: "Le momentanee cancellazioni dei voli si riferiscono solo e soltanto alle linee di continuità territoriale effettuate da Meridiana, con contributo pubblico, da Palermo e da Catania. Tutti i voli programmati dalle altre compagnie aeree e dai tour operator di linea o charter sono confermate e non corrono alcun rischio di cancellazione".
Se le tratte aeree dovessero essere sospese, per arrivare sull'isola per ora bisogna dunque raggiungere Porto Empedocle (Ag) e aspettare la mezzanotte, prima di affrontare otto ore di traversata a mare sul traghetto della Siremar, a meno che non ci sia vento e il mare agitato non costringa la nave a rinviare la partenza. Difficile anche la situazione per chi, il 6 e 7 maggio prossimi, dovrà tornare sull'isola per votare alle amministrative.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

 

 

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

30 aprile 2012
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia