Nessuna buona notizia, nemmeno per il 2005, per i dipendenti della Emmegi di Termini Imerese (PA)
Una soluzione alla crisi dell'azienda termitana potrebbe trovarsi nella diversificazione del prodotto
Sembra proprio che il nuovo anno non porterà nulla di buono ai dipendenti della Emmeggi di Termini Imerese in cassa integrazione ormai da sei mesi. L'azienda del gruppo Parmalat, la cui produzione è ferma da alcuni mesi, è in piena crisi e la situazione non accenna di certo a migliorare. Nei giorni scorsi infatti, il commissario della Parmalat Enrico Bondi, con una lettera al Ministero delle Attività produttive e alla Regione Siciliana, ha comunicato che l'Emmegi rinuncia alla prossima campagna di produzione del succo di arancia rossa, la cui partenza era prevista entro fine Gennaio.
La conferma è arrivata anche dal responsabile della task-force per l'occupazione Salvatore Ciancialo.
Il problema nasce dalla scarsa quantità di arance che i produttori locali sono disposti a conferire all'azienda. Persino dopo la mediazione della Regione Siciliana i produttori sarebbero stati disponibili a firmare contratti soltanto per 1.600 vagoni di arance rosse, una quantità esigua che non permetterebbe di garantire un equilibrio dei costi all'azienda che fa richiesta di almeno cinque mila vagoni di prodotto. Da qui la decisione del Commissario di bloccare la produzione dello stabilimento termitano.
''Il commissario di Parmalat - sostiene Ciancialo - si nasconde dietro un alibi. E' ormai chiaro che non considera strategico lo stabilimento della Emmegi. Ho visitato gli impianti. Si tratta di un' azienda dalle enormi potenzialità ma che fino ad ora non è stata sfruttata al meglio. Per uscire dalla crisi l' azienda potrebbe diversificare la produzione, trasformando per esempio anche i limoni o le arance bionde, ma su questo c' è per il momento un' atteggiamento di chiusura da parte del commissario. Basti pensare che nello stabilimento di Termini Imerese esiste la linea per il brickeraggio del succo d' arancia rossa, ma questo processo è sempre stato realizzato a Parma''.
''Lo stabilimento Emmegi rimane un punto strategico per il settore agroindustriale siciliano. Chiederemo una convocazione immediata al Ministero - annuncia Ciancialo -. Pensiamo di coinvolgere gli imprenditori siciliani in un progetto che possa rilanciare lo stabilimento rimanendo in qualche modo legati al marchio Parmalat e ai suoi canali di distribuzione''.