Nessuno vedrà il cadavere di Osama bin Laden
Dopo un briefing alla Casa Bianca: "Mostrare le foto di bin Laden sarebbe troppo rischioso e non convincerebbe chi è tuttora scettico"
Le foto del corpo di Osama Bin Laden non saranno diffuse. Lo hanno confermato fonti della Casa Bianca. "Il presidente Barack Obama non intende diffondere le foto del corpo per provare la morte di Osama Bin Laden".
La decisione è stata presa ieri nel corso di un briefing alla Casa Bianca in presenza del team della Sicurezza Nazionale che è stato coinvolto sin dall'inizio nell'operazione. Nonostante le pressioni, la diffusione di quelle foto è stata giudicata rischiosa dalla Casa Bianca in quanto avrebbe potuto scatenare rivolte senza peraltro riuscire a convincere chi è tuttora scettico.
Ieri, in mattinata, il direttore della Cia Leon Panetta si era detto convinto che una fotografia sarebbe stata diffusa. Robert Gates e Hillary Clinton invece si erano dichiarati contrari alla pubblicazione delle immagini ed avevano espresso ad Obama le loro preoccupazioni.
Le fotografie del cadavere di Bin Laden mostrerebbero il volto e il cranio del leader terrorista completamente devastati. E' quanto riporta sul suo sito Skynews britannica, precisando che una di queste foto mostrerebbe il foro provocato dal proiettile nel cranio di Osama, con parte della materia cerebrale visibile. Mentre un'altra mostrerebbe l'orbita di un occhio completamente vuota, secondo quanto rivelato da alcune fonti dell'amministrazione Usa.
Circolano però altre immagini, durissime, di altre vittime del raid americano, diffuse dalla Reuters: l'agenzia spiega che le foto sono state scattate da un ufficiale della sicurezza pachistana - che ha chiesto di rimanere anonimo - presente nel gruppo di militari entrato nel bunker circa un'ora dopo il raid. I tre uomini che compaiono nelle immagini sarebbero i guardaspalle del leader di al Qaeda.
Resta alto intanto l'allarme terrorismo dopo l'uccisione di Bin Laden. "E' quanto temono tutti i paesi democratici", ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, durate l'intervista a 'Porta a Porta'. "Noi restiamo con le antenne bene alzate, attraverso la collaborazione con i Servizi segreti. Ma avere eliminato Bin Laden - sottolinea il premier - significa aver tolto non solo l'uomo di punta dello schieramento di Al Qaeda ma anche l'ispiratore di tutta la politica sovversiva di Al Qaeda".
Da parte sua il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, ha precisato durante una conferenza stampa a Bruxelles che la strategia della Nato in Afghanistan "non cambierà" in quanto "sono chiare" le ragioni della missione. Il nostro obiettivo "è riportare la stabilità nella regione - ha sottolineato - e far sì che l'Afghanistan non diventi un rifugio sicuro per i terroristi e gli estremisti" perché la scomparsa di Bin Laden non ha messo fine al terrorismo nel mondo.
Intanto, emergono nuovi particolari sul blitz in Pakistan. Quando è stato ucciso Osama Bin Laden aveva 500 euro in tasca e un foglietto con due numeri di telefono cucito nei vestiti. E' stato lo stesso Panetta a rivelare ai congressisti questi dettagli. E, a chi gli chiedeva come mai il leader di al Qaeda, non avesse un maggior numero di guardie del corpo a proteggerlo, il direttore della Cia ha risposto che Bin Laden confidava nel fatto che la sua "rete di informazioni avrebbe intercettato in tempo" ogni tentativo di raid delle forze Usa.
I soldi - interessante sottolineare che si trattava di euro e non dollari - e i numeri di telefono d'emergenza hanno fatto pensare che il leader terrorista fosse pronto alla fuga in ogni momento fosse arrivato l'allarme riguardo ad un possibile attacco.
E, a tre giorni di distanza dall'uccisione di Osama, una figlia del leader di al-Qaeda racconta alla sicurezza pakistana, secondo quanto si è appreso ieri sul sito della tv satellitare Al Arabiya, che il padre sarebbe stato catturato vivo dai soldati americani, nel compound di Abbottabad, e ucciso solo in un secondo momento. La figlia dodicenne del terrorista saudita, soccorsa dalla sicurezza pakistana dopo il blitz nel covo, ha raccontato che "i soldati americani hanno catturato vivo mio padre, ma lo hanno ucciso solo dopo con alcuni colpi di arma da fuoco davanti ai suoi familiari".
E' stata, inoltre, identificata la moglie di Bin Laden ferita nel blitz. Si tratta di Amal Ahmed Abdul Fatah, 29 anni, la più giovane delle sue consorti, probabilmente, la sua ''preferita''. Quando le forze speciali americane hanno fatto irruzione nel 'fortino' di Abbottabad, Amal era in camera da letto con lo sceicco.
E Obama vola nei sondaggi. L'uccisione di Bin Laden ha rilanciato in modo netto la popolarità del presidente Barack Obama: secondo un sondaggio del New York Times-Cbs, il 57 per cento degli americani approva la performance del presidente. Un balzo significativo di 11 punti, rispetto al 46 per cento del mese scorso. Ora sarà dura per i repubblicani continuare ad attaccare Barack Obama per la sua presunta "debolezza" e "timidezza" da professore di diritto. E sarà altrettanto difficile, si legge su un editoriale del quotidiano newyorchese, continuare a dipingerlo come un "comandante in capo", "un po' naif", incapace di difendere con la dovuta determinazione la sicurezza nazionale. Resta da vedere se l'effetto reggerà fino alle prossime elezioni, ancora lontane.
A Roma vertice Frattini-Clinton: "Battaglia contro al Qaeda non è ancora finita" - "L'uccisione di Osama Bin Laden ha mandato un messaggio inequivocabile sulla forza e la determinazione della comunità internazionale di opporsi al terrorismo, ma la battaglia contro Al Qaeda non finisce". Così il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, nel corso della conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri, Franco Frattini, alla Farnesina, dove è in corso la riunione del gruppo di contatto per la Libia. La Clinton ha poi aggiunto, in riferimento alla battaglia contro il terrorismo che, "dobbiamo aumentare i nostri sforzi non solo in Afghanistan ma in tutto il mondo, chi uccide gli innocenti verrà assicurato alla giustizia".
Durante il blitz per l'uccisione di Osama Bin Laden ho vissuto "i 38 minuti più intensi della mia vita" ha rivelato la Clinton ricordando i momenti vissuti nella situation room della Casa Bianca durante il raid che ha portato all'uccisione del leader di Al Qaeda. "Non so cosa stessi pensando".
Quanto alla missione in Afghanistan, "dopo la morte di Bin Laden la nostra determinazione è ancora più forte" ha assicurato la Clinton spiegando che l'impegno della coalizione internazionale è "aiutare l'Afghanistan a far sì che si difenda da solo. E' l'obiettivo della strategia della Nato entro il 2014". La Clinton durante la conferenza stampa congiunta alla Farnesina ha detto inoltre che in Afghanistan "siamo impegnati per la riconciliazione e vogliamo raggiungere una soluzione politica. E vogliamo che gli insorti non continuino a combattere ma prendano parte alla vita politica". Il segretario di Stato americano ha infine espresso profonda gratitudine all'Italia per l'impegno dei suoi militari in Afghanistan. [Adnkronos/Aki]