Nessuno vuole incontrare Bersani?
Il segretario del Pd oggi a Palermo per un incontro con i candidati alle primarie che, però, tranne Rita Borsellino, hanno disertato l'incontro
Oggi, il leader del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, è arrivato Palermo nell'ultima settimana della campagna elettorale per le primarie del 4 marzo. Bersani - che ha scelto di appoggiare Rita Borsellino - avrebbe dovuto incontrare tutti e quattro i candidati del centrosinistra alle 17 al Teatro Zappalà. Ma le defezioni rischiano di mandare a monte quella che avrebbe dovuto essere un'assemblea plenaria per promuovere la partecipazione alle consultazioni.
Davide Faraone, deputato regionale del Pd ma non sostenuto dal suo partito, ha già annunciato che non sarà presente. Il candidato contesta la scelta di far registrare gli immigrati nella sede del Pd di via Bentivegna per consentire loro di votare: "Mi vergogno e si dovrebbe vergognare Bersani. I suoi luogotenenti hanno trasformato la sede del Pd in un Cpt, un centro di permanenza temporaneo. Di pomeriggio sarò in via Bentivegna e mi scuserò a nome del Pd e del centrosinistra. Non potrò quindi partecipare alla passerella con il leader del Pd".
Non ci sarà nemmeno Antonella Monastra: "Premesso - dice la consigliera comunale - che non ho ricevuto alcun invito, avevo già da tempo assicurato la mia partecipazione a un incontro con le cooperative sociali organizzato alla chiesa valdese".
Fabrizio Ferrandelli non ha ancora deciso se andare o meno allo Zappalà. Alla convention, dunque, rischia di esserci solo Rita Borsellino.
Ad una settimana dalle primarie, dunque, la tensione rimane alle stelle. Ieri una polemica su una frase diffusa ma subito smentita dall'interessato ha surriscaldato il già rovente clima elettorale: un quotidiano online ha attribuito a Leoluca Orlando una dichiarazione secondo la quale l'ex sindaco della Primavera sarebbe pronto a candidarsi se la Borsellino non vincesse le primarie. Poco prima che arrivasse una secca smentita di Orlando, Fabrizio Ferrandelli si era appellato ai garanti delle primarie: "Rispetto ferreo delle regole stabilite. La partita si gioca il 4 marzo e il candidato vincitore sarà il candidato di tutto il centrosinistra". Ieri la Borsellino aveva assicurato che rispetterà il verdetto delle urne: "Ho firmato un documento in cui mi impegno a sostenere il vincitore e a mantenere l'alleanza. Se perderò mi comporterò di conseguenza".
Intanto ieri, mentre Faraone e i suoi sostenitori biciclettavano per le via di Palermo, Orlando e la Borsellino parlavano alla paltea del teatro Al Massimo, Ferrandelli a quella del Politeama e Antonella Monastra passeggiava tra le bancarelle di piazza Marina, gli attivisti del Movimento Cinque stelle si sono dati appuntamento per pulira la città dai manifesti elettorali abusivi. Di buon ora, i sostenitori del Movimento hanni dato via all'operazione "quartiere pulito" e insieme con il candidato sindaco Riccardo Nuti hanno ripulito il ponte di via Notarbartolo, in particolare le ringhiere deturpate e sporcate dai manifesti elettorali e pubblicitari abusivi.
Gli attivisti e candidati del Movimento Cinque stelle hanno voluto dare "una lezione di civiltà a coloro che illegalmente sporcano i muri e le strade della città con i loro faccioni". Alcuni attivisti del Movimento avevano segnalato queste affissioni abusive mesi fa tramite l'applicazione per smartphone Epart, strumento che comunica direttamente con gli uffici dell'Urp e tramite Decorourbano.org, altra applicazione che consente ai cittadini di partecipare attivamente alla cura della città con l'utilizzo della rete.
"I primi esempi di legalità e correttezza dovrebbero darli proprio coloro che si candidano ad essere gli amministratori della città. I manifesti abusivi sono il segno più visibile di infrazione delle regole e di non rispetto per l'ambiente che non può essere tollerato", ha affermato Riccardo Nuti.
[Informazioni tratte da Repubblica/Palermo.it (articolo di Sara Scarafia), ANSA, LiveSicilia.it]