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No Muos ad oltranza!

Gli Stati Uniti garantiscono: "Rispetteremo gli standard", ma gli attivisti non ne vogliono sapere

15 febbraio 2013

È tornata alta la tensione davanti ai cancelli della base statunitense di contrada Ulmo a Niscemi (CL), dove gli attivisti del movimento 'No Muos', questa mattina alle 5,30, hanno bloccato alcuni automezzi con una decina di militari Usa che si recavano a dare il cambio ai colleghi di guardia del turno di notte. La zona è presidiata da un centinaio di dimostranti, in prevalenza "mamme" del movimento, ma è anche vigilata dalle forze di polizia.
Le autorità hanno smentito le voci secondo cui ci sarebbero stati tentativi da parte dei soldati di forzare i blocchi. "La situazione è rimasta sotto controllo - ha detto il dirigente del commissariato di polizia, Gabriele Presti - e con i manifestanti c'è stato un dialogo pacifico, e si spera anche proficuo".
Anche ieri i blocchi avevano impedito il passaggio dei soldati che, però, sono tornati indietro, facendo rientro nella base di Sigonella.

Gli attivisti temono che le autorità militari Usa stiano temporeggiando, per consentire il completamento dei lavori di costruzione del Muos (il sistema satellitare di telecomunicazioni ad altissima frequenza contro cui si battono i residenti) che stanno proseguendo regolarmente. Ma il consolato statunitense di Napoli ha aperto un canale di dialogo con il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, dopo che i militari di Sigonella avevano respinto il funzionario regionale inviato per notificare l'avvio della procedura di revoca delle autorizzazioni per l'allestimento dell'impianto nel territorio di Niscemi (LEGGI).

Sul sito del Consolato Usa di Napoli è comparso anche un comunicato: "Siamo nelle condizioni di poter assicurare che l’installazione Muos in Italia rispetterà gli stessi rigorosi standard in materia di sicurezza e salute applicati alle installazioni presenti negli Stati Uniti". "Dal 2005, la Marina statunitense opera a stretto contatto con il Ministero della Difesa per far sì che il sito Muos in Sicilia ottemperi alle normative italiane, dell’Unione Europea e degli Stati Uniti".
"Gli esiti di due studi sulla sicurezza condotti dalla Marina statunitense e dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (Arpa) della Regione Sicilia indicano che dopo l’installazione del Muos le emissioni elettromagnetiche presso il sito vicino Niscemi rimarranno ben al di sotto dei limiti previsti dalla legge. Gli studi dimostrano anche che il Muos non inteferirà con i sistemi di comunicazione dell’aeroporto di Comiso. Inoltre, il sito Muos alle Hawaii, operativo dal 2009, si trova a meno di 20 km dall’aeroporto internazionale di Honolulu, e non è stata registrata alcuna interferenza con le attività aeroportuali. Il Muos sarà pienamente operativo solo a seguito della certificazione da parte delle autorità italiane di un rapporto post-installazione sugli effetti ambientali".

E ancora: "Gli Stati Uniti sono impegnati ad adottare tutte le misure di mitigazione tecnicamente compatibili per ridurre i livelli di esposizione ai campi elettromagnetici, e continuano ad esplorare tecnologie alternative e innovative per ridurre i consumi energetici e le emissioni presso il sito. Abbiamo ribadito il nostro impegno a condurre un monitoraggio continuo e a trasmettere tutti i risultati all’Arpa Sicilia attraverso canali di comunicazione dedicati e stiamo installando una rete di cavi e connessioni a fibra ottica per consentire al Ministero della Difesa e all’Arpa di effettuare rilevamenti nell’area attorno al sito".
"Gli Stati Uniti ospitano due siti Muos, in Virginia e alle Hawai - si legge ancora sul sito del Consolato usa di Napoli - Il sito Muos alle Hawaii si trova a meno di 2 km dalle case di privati cittadini, mentre il Muos in Virginia ad una distanza di 3 km. Da oltre un anno il sito Muos alle Hawaii opera in sicurezza e senza aver fatto registrare incidenti. Gli Stati Uniti sono inoltre impegnati a mantenere gli eccellenti rapporti già esistenti con le autorità siciliane e con la comunità locale e, quali membri responsabili della comunità locale, a preservare un ambiente sicuro presso il sito del Muos".

[Informazioni tratte Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it]

 

 

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15 febbraio 2013
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