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Nokia-Siemens va via dalla Sicilia

"I vertici della multinazionale hanno aperto la procedura di mobilità in tutta Italia, chiuderanno solo gli stabilimenti di Catania e Palermo"

03 luglio 2012

Lo scorso 6 febbraio la multinazionale finnico-tedesca Nokia-Siemens, aveva annunciato la chiusura dello stabilimento di Palermo, a fronte di un piano di ristrutturazione globale che prevede la riduzione del personale di circa il 30 per cento della forza lavoro sparsa nel mondo. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali la Nokia Siemens Network, società attiva nei ponti radio, nelle fibre ottiche e negli scavi per le telecomunicazioni, ha deciso di chiudere anche lo stabilimento di Catania. Sarebbero 32 i lavoratori siciliani (50 se si considera anche l'indotto) interessati dalle procedure di mobilità. Nel resto d'Italia i tagli al personale sarebbero di 367 unità a Milano, 40 a Roma e 6 a Napoli.

Il vice segretario nazionale dell'Ugl Metalmeccanici, Luca Vecchio, ha quindi lanciato un nuovo allarme occupazionale riguardante l'Isola. "E’ stata recapitata ai sindacati la lettera con cui i vertici Nokia-Siemens aprono la procedura di mobilità per tutte le sedi italiane. Gli unici siti che chiuderanno saranno Catania e Palermo: i nostri timori si sono rivelati, purtroppo, fondati". Il sindacalista evidenzia come "ancora un volta, una multinazionale abbandona la nostra Isola".
Nokia Siemens Network ha aperto la procedura di licenziamento per 445 dipendenti su 1.104 in Italia. La società intende procedere alla risoluzione dei rapporti di lavoro nel minore tempo possibile.
"Nokia Siemens - aggiunge Vecchio - a giugno aveva avviato un piano di incentivi all'esodo per i 35 dipendenti della sede di Catania: era già allora impossibile non sospettare una volontà di delocalizzazione delle attività del sito siciliano. E, ancora una volta, le istituzioni locali, innanzitutto la Regione siciliana, dimostrano la loro inadeguatezza. Da tempo l'Ugl Metalmeccanici aveva chiesto ai vertici regionali di convocare l'azienda per individuare una soluzione alla crisi, paventata con l'avvio di un piano di incentivi all'esodo". "Inoltre avevamo anche incontrato il governatore Raffaele Lombardo - prosegue Vecchio - che ci aveva rassicurato sull'impegno della Regione per salvaguardare il futuro dei dipendenti siciliani. Purtroppo, a differenza di quanto accaduto in altre regioni, non solo non è stato convocato alcun tavolo, ma da parte dell'amministrazione regionale siciliana ci sono stati il più assoluto silenzio e il più assoluto immobilismo. Ora, in mano abbiamo un pugno di mosche, e una lettera che annuncia la chiusura delle sedi siciliane".

La sede catanese della Nokia-Siemens, è stato da sempre centro di eccellenza. Sorto nel 1999, fornisce servizi innovativi principalmente per gli operatori di telefonia di tutto il sud Europa (Vodafone, Telecom Italia, Telefonica, Wind, Cosmote), ma include anche personale responsabile per lo sviluppo del Business di Nsn a livello mondiale.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo, Corriere del Mezzogiorno]

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03 luglio 2012
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