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Non accenna ad arrestarsi l'ondata di sbarchi a Lampedusa

Ieri nella maggiore delle Pelagie sono arrivati più di duecento migranti maghrebini

12 marzo 2011

Ieri a Lampedusa sono giunti 134 migranti maghrebini, alcuni dei quali minorenni, che erano stati avvistati da un elicottero della Guardia di Finanza a largo dell'isola su due imbarcazioni che sono state raggiunge da motoscafi della Gdf. Altre due imbarcazioni con un centinaio di extracomunitari sono state intercettate dalle unità della Guardia costiera. Per cinque giovani giunti sull'isola è stato necessario l'intervento dei sanitari che su un'ambulanza li hanno trasportati alla guardia medica. Altre due carrette sono state intercettate dalla guardia costiera a circa 40 miglia a Sud di Lampedusa e alla deriva. A bordo delle due imbarcazione una settantina di persone.

Intanto nell'isola la Croce Rossa Italiana ha aperto un posto medico avanzato (pma). E' stata inoltre aumentata la presenza dei suoi operatori nell'isola che passano da 9 ad 11. "Oltre ai 9 volontari che da giorni forniscono assistenza agli sbarchi dei migranti - ha precisato la Croce Rossa con un comunicato - sono giunti sull'isola siciliana anche due medici. Il pma è stato aperto sul molo Favarolo". "Il presidio medico Cri - ha spiegato ancora la Cri - sarà un elemento in più per poter fornire un'assistenza sanitaria ottimale ai migranti che arriveranno a Lampedusa, in particolar modo a coloro i quali avranno bisogno di cure specifiche perché in condizioni di salute instabili. All'interno del pma gli operatori della Cri hanno a disposizione lettini, presidi sanitari d'emergenza e un defibrillatore".
"Sono particolarmente vicino ai volontari della Cri che da giorni a Lampedusa operano H24 per assistere i migranti e che da oggi, con l'apertura del pma, hanno a disposizione uno strumento in più per l'assistenza sanitaria e per le attività d'emergenza", ha commentato Francesco Rocca, commissario straordinario della Cri.

Ieri pomeriggio, inoltre, a causa di un guasto su una scheda di telecomunicazioni posta tra Licata (in provincia di Agrigento) e Gela (Caltanissetta) le comunicazioni via telefono, sia su rete fissa che mobile, a Lampedusa sono state interrotte. Per più di due ore è stato impossibile comunicare con le persone sulle Pelagie. Le comunicazioni telefoniche sono state riattivate intorno alle 19.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Corriere del Mezzogiorno.it]

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12 marzo 2011
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