Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Non c'è pace per la Jolly Smeraldo

Il mercantile italiano della compagnia Ignazio Messina & C è scampato per tre volte ai pirati somali

30 aprile 2009

Già ieri pomeriggio i pirati somali avevano preso di mira la nave portacontainer italiana Jolly Smeraldo, ma il mercantile era riuscito a sfuggire al tentativo di abbordaggio dei corsari, avvenuto a 265 miglia dalla costa somala. Questa mattina i pirati hanno nuovamente provato ad assaltarla, e per ben due volte: il primo, secondo il Comando generale della Capitanerie di porto, alle 5.32 (ora italiana) e il secondo circa due ore dopo. Nel primo caso i pirati sono intervenuti a bordo di un barchino, nel secondo le imbarcazioni erano due. In tutti e due gli episodi sono stati sparati colpi di arma da fuoco, che non hanno provocato feriti, né danni rilevanti alla nave.
La Jolly Smeraldo, lunga 190 metri e larga 28 metri, viene impiegata sul servizio regolare di linea dall'Europa meridionale per il Mar Rosso, l'Africa Orientale ed il Sudafrica. L'equipaggio è composto da 23 persone, 13 italiani, 2 rumeni, 1 russo e 7 ucraini.

L'ATTACCO DI IERI - Il cargo italiano 'Jolly Smeraldo', della compagnia Ignazio Messina & C di Genova, alle 14.50 di ieri, è stata avvicinata da un'imbarcazione con a bordo 5 persone mentre si trovava a 265 miglia dalla costa somala. Accortosi dell'arrivo dell'imbarcazione dei pirati, il comandante del portacontainer, Domenico Scotto Di Perta, ha ordinato di aumentare al massimo la velocità e di effettuare alcune manovre allo scopo di sottrarsi all'attacco e ai colpi d'arma da fuoco esplosi all'indirizzo della nave. Dalla Jolly Smeraldo è partito poi l'allarme 'Ssas' (Ship Security Alert System), subito raccolto dalle autorità italiane. Si tratta di un sistema di allarme previsto nell'ambito dei dispositivi di sicurezza introdotti su scala internazionale dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001 per tutelare le navi in transito da eventuali atti ostili. All'attivazione dell'allarme hanno fatto seguito tutte le procedure di sicurezza previste in questi casi.
Dopo circa 15 minuti i pirati sono stati costretti a desistere e si sono allontanati. Il comando generale delle Capitanerie di Porto continuando a monitorare la situazione si è mantenuto in costente contatto con la nave, che nel frattempo ha ripreso regolarmente la rotta. Nessun ferito si è registrato a bordo della nave.
La Jolly Smeraldo si trovava in navigazione dal porto di Mombasa (Kenya) verso il porto di Jeddah (Arabia Saudita).

GLI ATTACCHI DI OGGI - In tutti e due gli episodi di questa mattina sono stati sparati colpi di arma da fuoco, che non hanno provocato feriti, nè danni rilevanti alla nave. I pirati, questa volta, hanno usato, secondo quanto riferito dall'armatore, anche un bazooka. A bordo tutti gli uomini dell'equipaggio sono incolumi, e la Jolly Smeraldo prosegue la navigazione anche se non può godere di un immediato soccorso. L'unità militare più vicina si trova infatti a centinaia di miglia di distanza e non può quindi assicurarle protezione nell'immediato.
Secondo quanto hanno potuto ricostruire al comando generale delle Capitanerie di porto in base alle comunicazioni provenienti dalla nave, il primo nuovo attacco di oggi - di cui hanno avuto comunicazione alle 5.52 italiane - è avvenuto quando la Jolly Smeraldo era a circa 270 miglia dalle coste somale: rispetto alla posizione in cui aveva subito l'attacco di ieri aveva percorso circa 200 miglia, in direzione Arabia Saudita. La portacontainer è stata avvicinata da un barchino con alcuni uomini a bordo che hanno cominciato a fare fuoco con armi di diverso tipo: nuovamente con una serie di manovre evasive la Jolly Smeraldo è riuscita ad evitare l'abbordaggio.
Il cargo ha proseguito la navigazione, ma alla 7.30 giunge in Italia la segnalazione di un altro attacco: questa volta i barchini sono due e da entrambi sparano all'impazzata. La perizia del comandante e la freddezza dell'equipaggio ha consentito ancora una volta di sottrarre la nave all'abbordaggio. Alle 8.10 la comunicazione che arriva alla centrale operativa della Guardia costiera è che i barchini si limitano a seguire da lontano la Jolly container, mentre le ultime notizie - che risalgono alle 9.45 - dicono che i pirati non si vedono più, neanche sul radar. La nave sta proseguendo la sua navigazione verso l'Arabia saudita.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Repubblica.it, Corriere.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

30 aprile 2009
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia