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Non c'è pace per Termini Imerese

Ex Fiat: anche l'ipotesi Blutec è naufragata e a fine mese per gli operai scade la cassa integrazione

12 settembre 2015

Non c'è pace per Termini Imerese. E sembrerebbe neppure più una soluzione a portata di mano. Il 30 settembre per gli operai ex Fiat scade la cassa integrazione e in assenza di novità si ritroveranno sul precipizio dei licenziamenti, quando sembra sfumare l'ultima delle - per la verità sempre troppo deboli - ipotesi di rilancio, quella che consegnava alla Blutec, newco di Metec, la mission di una ripartenza del sito.
La riunione del 14 settembre al ministero dello Sviluppo economico è stata annullata. In quella sede doveva essere comunicata una svolta all'operazione che comunque avrebbe dovuto prevedere l'affiancamento di un socio all'impresa già individuata ma zoppicante e in ritardo sulle scadenze finanziarie e industriali, o addirittura una sua sostituzione.

Secondo un articolo su Repubblica di Emanuele Lauria (LEGGI), l’impegno di Blutec sarebbe venuto meno. Già nelle scorse settimane era trapelata la notizia che il governo stava cercando un partner per affiancare e sostenere Metec- Blutec, alle prese con difficoltà finanziarie. L'azienda non aveva versato 18 milioni di capitale, sui 24 deliberati, e non aveva dato luogo a un'ulteriore ricapitalizzazione fino a 100 milioni che doveva avvenire entro giugno. Ma non ci sarà, con ogni probabilità, un affiancamento, bensì la sostituzione di Blutec con un'altra società.

L'annullamento senza l'indicazione di una data certa mette in allarme tutti, lavoratori diretti, indotto e sindacati. Ieri pomeriggio gli operai si sono riuniti in assemblea al municipio di Termini, con l'intenzione sin da lunedì prossimo di rimettere in moto la macchina della protesta.
La motivazione ufficiale comunicata ai sindacati è l'impossibilità di partecipare manifestata dal ministro che avrebbe dovuto ufficilizzare il cambio di passo e di scenario. "Ma ci preoccupa il fatto che non sia stata comunicata la nuova data", ha detto il leader della Fiom Cgil regionale Roberto Mastrosimone, "se la motivazione è solo tecnica, dovevano essere in grado di comunicarci un nuovo appuntamento. Non c'è quasi più tempo. La riunione del 14 era fondamentale. A fine mese finisce la cassa integrazione e il rischio è che salti tutto: posti di lavoro e rilancio". Lo scenario fosco angoscia soprattutto l'indotto che non percepisce indennità dal primo giugno, "e non sanno se sono stati licenziati o se hanno diritto alla cassa integrazione", conclude Mastrosimone.

Sprezzante il commento di Agostino Moscato, candidato a sindaco della sinistra alle scorse elezioni comunali a Termini Imerese, sul flop del piano di salvataggio dell’ex Fiat targato Blutec. "Quella di Blutec è stata una bufala fin dall’inizio, un escamotage per allungare i termini della cassa integrazione. Una beffa per centinaia di operai che adesso rischiano comunque il licenziamento". "Lo scorso dicembre - ha aggiunto Moscato - si è cercato, in fretta e furia, di mettere una pezza al fallimento del progetto Grifa, proponendo l’ipotesi Blutec all’ultimo minuto utile per potere garantire un ulteriore anno di cassa integrazione alle tute blu. Un contentino, un modo per placare gli animi esasperati da anni di incertezze, che nulla ha prodotto se non l’ennesima bufala in una vicenda che assume contorni sempre più grotteschi".

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12 settembre 2015
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