Non c'è Pippo per l'Unione. Baudo ha preso la sua decisione: non si candiderà a governatore della Sicilia
''Non sono adatto a un compito così importante che richiede competenze che non credo di possedere''
Qualcuno ci sperava, qualcun altro lo temeva. Alla fine Pippo Baudo, ha preso la sua decisione: non si candiderà a governatore della Sicilia, così come gli era stato proposto dalla Margherita.
Il celebre conduttore ha sciolto ieri la riserva, anzi ''la prognosi'', come aveva detto l'altro ieri, scherzando, dopo un pranzo a casa del leader della Margherita, Francesco Rutelli. Dopo il quale, tuttavia, aveva già anticipato che a quell'idea guardava ''con molta preoccupazione''.
''Non accetterò la candidatura a governatore della Sicilia anche se la considero un grande e inatteso onore. Non sono adatto a un compito così importante, difficile e complesso che richiede competenze specifiche che non credo di possedere''.
Il Pippone nazionale ha spiegato così la sua decisione di non accettare la proposta dell'Unione. ''Sono comunque sinceramente grato a chi ha pensato alla mia persona. Amo il mio lavoro e le sfide professionali che quotidianamente presenta. Desidero continuare a svolgerlo col massimo impegno, manifestando costantemente quell'equilibrio che il pubblico televisivo ha sempre conosciuto''.
Per Baudo, la rinuncia è il frutto ''del grande affetto che ho nei confronti della mia azienda e di un'analisi della mia condizione di uomo non adatto a tutte le fatiche. Governare una regione - spiega - è una cosa talmente grande, impegnativa... Confesso che non ci ho dormito, perché si trattava di un'offerta grandissima, le pressioni ricevute lo sono state altrettanto. Ma onestamente penso che debba restare nel mio recinto professionale, ovviamente manifestando le idee che ho. Se mi ha solleticato l'idea? Direi piuttosto che mi ha sbalordito''.
Nessuno, comunque, in Rai, dove il conduttore al momento è impegnato con due ore di trasmissione all'interno di Domenica In, ha fatto pressioni in queste ore: ''Né il cda né il direttore generale mi hanno chiesto nulla, anzi hanno manifestato una enorme discrezione, un atteggiamento di grande signorilità. La decisione è mia personale, autonoma''. Una decisione che ha ovviamente ha comunicato ai vertici dell'Unione: ''Chi mi ha officiato è stato avvertito''.
Nonostante la tensione, in queste ore Pippo non ha dimenticato gli impegni professionali, che domenica lo vedranno nuovamente contrapporsi al concorrente ''Serie A'', il programma sportivo condotto su Canale 5 da Paolo Bonolis, sul quale domenica scorsa Baudo ha avuto la meglio in termini di ascolti. Ma domenica, parlerà di questa vicenda? ''Assolutamente no - ha risposto perentorio - non ho mai fatto un uso privato della tv. E poi si tratta di una questione che riguarda l'uomo Baudo, non l'artista''.
''La scelta di Pippo Baudo va rispettata. In ogni caso riteniamo che possa dare un contributo per la vittoria dell'Unione in campo nazionale e regionale. Per quanto riguarda i Ds, nella prossima direzione del partito che fisseremo al più presto proporremo, in assenza di novità un nostro candidato''. Ha commentato così la decisione del conduttore televisivo, il segretario regionale dei Ds siciliani Angelo Capodicasa.
''La rinuncia di Baudo ci sembra un fatto positivo, perché il conduttore non sarebbe stato il candidato più adeguato per sconfiggere Cuffaro e il 'cuffarismo' ''. Questa, invece quanto detto dall'europarlamentare palermitano del Prc, Giusto Catania. ''Serve adesso - ha aggiunto - un atto di coraggio e di coerenza dell'Unione: basta cercare improbabili candidati scelti nel mondo dell'impresa e dello spettacolo. La persona più adatta per sconfiggere Cuffaro e l'europarlamentare dei Ds Claudio Fava che riproponiamo convinti che la sua caratterizzazione antimafia possa essere vincente e rappresentare una reale alternativa per la Sicilia''.
- ''SuperPippo e le elezioni nella terra del 61 a 0'' (Guida Sicilia)