Non è peccato - La quinceañera
Quando la sessualità adolescenziale, gli antichi rituali e i prezzi dei beni immobiliari si scontrano
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NON E' PECCATO (La Quinceañera)
di Richard Glatzer e Wash Westmoreland
Il film è uno sguardo su cosa accade quando la sessualità adolescenziale, gli antichi rituali e i prezzi dei beni immobiliari si scontrano. È la rivisitazione del Kitchen Sink drama, arricchito da varie tensioni razziali, sessuali e di classe in un quartiere latino in transizione. Magdalena (Emily Rios), è la figlia di una famiglia messicano-americana che frequenta la chiesa di Echo Park a Los Angeles. Con l’avvicinarsi del suo quindicesimo compleanno, gli unici suoi pensieri sono il suo fidanzatino, il vestito che indosserà e la limousine che la accompagnerà nel giorno della sua Quinceañera, la tipica festa di tradizione latino-americana che segna il passaggio all’età adulta. Ma pochi mesi prima della grande celebrazione, Magdalena rimane incinta. Mentre tutti i preparativi per la grande festa proseguono, il suo religiosissimo padre la scopre e la ripudia. Buttata fuori di casa, Magdalena va a vivere dal suo vecchio zio Tomas (Chalo Gonzalez), che si guadagna da vivere vendendo champurrado (una bevanda calda messicana) per strada. Con lui vive anche Carlos (Jesse Garcia), il cugino di Magdalena, a sua volta cacciato di casa dai genitori. Carlos all’inizio non nasconde il suo disappunto per l’arrivo di Magdalena. La vecchia casa in affitto, dove Tomas ha vissuto felicemente per tanti anni, si trova su una tenuta che è stata recentemente acquistata da una ricca coppia gay bianca (David W.Ross e Jason L.Wood), pionieri della rivalutazione dei beni immobiliari del quartiere. Inevitabilmente i due mondi si scontrano quando la vita della coppia viene coinvolta nelle vite dei loro inquilini affittuari. Mentre la gravidanza di Magdalena diventa sempre più visibile, lei, Carlos e Tomas diventano sempre più una famiglia di esclusi, e anche l’aspetto economico del quartiere comincia a rivoltarsi contro di loro fino a farli precipitare in una crisi che incombe sulle loro vite.
Anno 2006
Distribuzione Teodora
Durata 90'
Regia e sceneggiatura Richard Glatzer e Wash Westmoreland
Con Jesus Castanos-Chima, Araceli Guzmàn-Rico
Musiche Victor Bock J. Peter Robinson Micko Westmoreland
Genere Commedia
Le critiche
''Film da non perdere. (...) Racconto vivo e divertente, d'interesse etnico e etico, (...) una novella sospesa tra sogno e incubo che rinnova con intelligenza il gusto melò da telenovela con l'indagine sociale vissuta da un cast di meravigliosa aderenza.''
Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera'
''Allegro, aggraziato, divertente, schietto, realizzato con realismo senza nessuna condiscendenza.''
Lietta Tornabuoni, 'La Stampa'
''Richard Glatzer e Wash Westmoreland hanno girato Non è peccato in diciotto giorni, scegliendo le comparse tra i fedeli della chiesa di Echo Park a Los Angeles. Risultato: due premi al Sundance Film Festival e ottimi incassi al botteghino per una produzione indipendente senza star. I film, quando sono davvero belli, una strada per arrivare agli spettatori - e far scattare il passaparola - la trovano sempre.''
Mariarosa Mancuso, 'Vanity Fair'
''Un'operina deliziosa. (...) La commedia riesce a star bene in bilico tra agro e dolce, mentre scava con sensibilità in un piccolo mondo schiavo dell'intolleranza.(...)
'il Giornale'
La Quinceañera: ridere e soffrire a Los Angeles
di Anna Zippel (Kataweb Cinema)
Giri di valzer, vestiti di tulle e limousine in affitto. Non è il ballo delle debuttanti viennese ma la 'Quinceañera' messicana, la festa tradizionale che segna il passaggio da bambina a donna fin dal tempo della civiltà Azteca e diventata oggi un evento dal profondo significato cristiano, consacrazione della purezza adolescenziale.
Da una vera Quinceañera nasce il film scritto e diretto a quattro mani da Richard Glatzer e Wash Westmoreland, l'uno americano l'altro inglese, partito in sordina con sole 29 copie in tutti gli Stati Uniti e diventato, anche grazie ai blog, il nuovo fenomeno del cinema indipendente a basso costo (solo 430mila dollari): in pochi giorni le copie sono diventate 200 e si appresta a conquistare, dopo quelli di origini latine, spettatori in tutto il mondo.
Un film la cui genesi sembra a sua volta la trama di una commedia: nel 2004 i due registi - compagni anche nella vita - vanno ad abitare in una casa ad Echo Park, il quartiere di Los Angeles dove la maggior parte della popolazione è ispanica. I due fanno subito amicizia con i vicini di casa, una famiglia di origine messicana che dopo qualche tempo chiede loro di realizzare il filmino della 'Quinceañera' (i "quindici anni") della figlia. E lì, Glatzer e Westmoreland hanno l'illuminazione, quando - grazie anche ai fiumi di tequila e al crescere del ritmo della musica - la festa tradizionale si fonde con l'Hip Hop e il merengue, i telefonini e le prime esperienze sessuali. Scritto in sole tre settimane (lo stesso tempo impiegato per le riprese), 'La Quinceañera' ha vinto l'ultimo Sundance Festival e arriva nelle sale italiane con il titolo di 'Non è peccato'.
Protagonista del film è Magdalena (l'ottima debuttante Emily Rios), quattordicenne di origini messicane figlia di un pastore evangelico che, a pochi mesi dalla sua festa dei 15 anni scopre di essere incinta, malgrado non abbia mai fatto l'amore. In rotta con i suoi genitori, Magdalena trova rifugio nella casa del vecchio - saggio e scapolo - zio Tomàs, dove vive anche l'altra "pecora nera" della famiglia: il cugino Carlos, diciottenne macho e gay cacciato a sua volta dai genitori. I tre formano così una nuova, atipica famiglia, la cui vita viene movimentata dall'arrivo nella casa accanto di una coppia anglosassone gay (ispirata in parte proprio agli autori del film). Un colorato e caotico intreccio di dramma e commedia, tradizione e contemporaneità, contrasti e contaminazioni (come la trasformazione del quartiere da etnico a trendy) in cui la curiosa e sempre più evidente gravidanza di Magdalena procede inesorabile come una sorta di miracolo, fino al giorno della fatidica Quinceañera. Così come procede l'inaspettato ma meritatissimo viaggio di questo picolo film, negli Usa già un cult e che presto diventerà anche una serie tv.