Non era quello che ci si aspettava...
Il sindaco a cinque stelle di Bagheria, Patrizio Cinque, ora parla di un mega centro commerciale
Nei giorni scorsi, intervistato da Giuseppe Bianco del quotidiano online SiciliaInformazioni.com, il sindaco a cinque stelle di Bagheria Patrizio Cinque, ha parlato di un maxi progetto che riguarderebbe un grande centro commerciale che dovrebbe sorgere a Bagheria.
"[...] Abbiamo altro in cantiere - dice Cinque nell’intervista -, un progetto riguarda un grosso investitore belga che vuole realizzare il più grande centro commerciale del sud Italia, proprio qui a Bagheria".
Un grillino che fa centri commerciali? Ha domandato il giornalista riferendosi a quanto i pentastellati hanno sempre rivendicato con forza, ossia la contrarietà nei confronti dei centri commerciali, colpevoli di uccidere i piccoli negozi, anima di una economia "a misura d'uomo". "Io posso anche non essere particolarmente d’accordo, ma se riusciamo a ridurre fino ad abbassarlo al massimo l’impatto ambientale, ed avere benefici reali ed importanti, di sistema intendo, ne possiamo parlare. In due mesi abbiamo fatto quello che altri avevano portato avanti in due anni. Si parla di un investimento di 500 milioni di euro, con quasi 40 milioni di euro di oneri di urbanizzazione incassati per il Comune" [...]
Io penso che, sei mesi fa, le persone che hanno dato il voto a Patrizio Cinque, più che un semplice voto hanno voluto veramente dare fiducia ad un volto nuovo. Di più, ad un cervello nuovo. Una fiducia riposta in un giovane e volenteroso cittadino anche da chi non ha mai avuto affinità con il MoVimento 5 Stelle.
Io penso che chi ha votato Patrizio Cinque, non ha votato per un progetto "Rifiuti zero" che ad oggi è ancora una chimera. Non ha votato per vedere la riapertura al traffico di corso Umberto e avere posteggi all’interno delle scuole; non ha votato per la chiusura del Museo Guttuso e, adesso, per l’apertura (ancora ipotetica) di un megacentrocommerciale. Inoltre, penso che, chi ha votato Patrizio Cinque sei mesi fa, lo ha fatto nella speranza di non sentirsi dire più, da chi amministra - anche tra un milione di difficoltà -: "La colpa è di chi ha governato prima di me".
Federico Modica