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Non parlate del super-virus dell'aviaria

Il governo americano chiede a Nature e Science di censurare lo studio sul super virus H5N1

29 dicembre 2011

La 'tagliola' della censura era attesa, ed è puntualmente scattata. Il governo americano ha preso la decisione senza precedenti di chiedere agli scienziati di censurare parti chiave della contestata ricerca che spiega come trasformare il virus H5N1 dell'influenza aviaria in un ceppo ancor più infettivo e letale per l'uomo. Una decisione presa nel timore che queste informazioni, se cadessero nelle mani di gruppi terroristici, potrebbero portare alla messa a punto di una potentissima arma biologica.
Ecco perché, ha spiegato 'The Independent', il gruppo di super-esperti consultati dal governo americano si è espresso a favore della richiesta della 'parziale censura'.

Il National Science Advisory Board for Biosecurity, comitato del ministero della Salute degli Stati Uniti, ha chiesto a due delle più importanti riviste scientifiche al mondo - 'Nature' e 'Science' - di non pubblicare alcuni dettagli degli esperimenti, nel timore che possano essere usati dai terroristi per creare virus letali e scatenare nel mondo nuove epidemie. Il Board fino a ora non aveva mai formulato una simile richiesta.
Al centro delle polemiche, gli studi condotti negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi per creare nuove forme del virus dell'influenza aviaria - che si trasmette con difficoltà all'uomo - altamente trasmissibili attraverso tosse e starnuti. Ricerche nate per indagare sui rischi e le caratteristiche di una futura pandemia, che però possono trasformarsi in un boomerang.
Il Board ha chiesto a Science e Nature di non diffondere alcuni dettagli degli studi 'nel mirino', firmati dal team di Ron Fouchier dell'Erasmus Medical Centre di Rotterdam e da Yoshihiro Kawaoka dell'Università del Wisconsin e dell'ateneo di Tokyo. In pratica, si chiede alla comunità scientifica di rinunciare alla possibilità di replicare (e dunque verificare) lo studio, in nome della sicurezza.

Se gli autori delle pubblicazioni e molti altri colleghi difendono il diritto della comunità scientifica ad essere informata dei progressi della ricerca, i National Institutes of Health hanno replicato che si farà in modo che tali informazioni siano disponibili per gli esperti con le dovute credenziali. Il sistema, ha spiegato l'immunologo italo-americano Anthony Fauci alla Bbc, sarà messo a punto prima della prevista pubblicazione degli studi, a gennaio. Ma se Science e Nature decidessero di procedere con la pubblicazione completa, senza censure, ammette, non sarebbe possibile fermarli. [Informazioni tratte da Adnkronos Salute, Repubblica.it]

- Creato in laboratorio un super virus dell'influenza (Guidasicilia.it, 09/12/11)

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29 dicembre 2011
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