Non sarà un pesce d'Aprile... Per il prossimo mese nuovi rincari in arrivo per le bollette della luce e del gas
Dal primo aprile il Rie stima un aumento del 2,1% per l'energia elettrica e del 2,2% per il metano. Con un impatto sulla spesa media delle famiglie italiane di 28 euro in più su base annua, anticipa il centro di Ricerche Industriali Energetiche di Bologna in attesa dell'aggiornamento trimestrale che l'Authority dovrà comunicare entro fine mese.
Dalle prime stime sull'andamento dei costi dei combustibili e dei prezzi alla borsa elettrica, si prevede - spiega Davide Tabarelli, esperto tariffario del Rie - un aumento della tariffa elettrica nazionale, nel prossimo trimestre aprile-giugno, del 2,1%. Con un impatto sulle bollette della famiglia tipo - residente, con consumi di 225 chilowattora al mese ed una potenza impegnata di 3 kw - di 1,1 euro in più a bimestre. Pari cioè ad un maggior costo, su base annua, di 6,6 euro.
Per quanto riguarda, invece, il gas la previsione è di un aumento, sempre dal primo aprile, intorno al 2,2%: vale a dire un aumento di 1,5 centesimi di euro al metro cubo che per la stessa famiglia tipo - con consumi annuali di 1.400 metri cubi - si traduce in un aggravio di 21 euro l'anno.
''L'aumento atteso per il primo aprile per le bollette della luce e del gas - prosegue Tabarelli - potrebbe ammontare così complessivamente a 28 euro su base annua per sulle famiglie italiane. Per quanto riguarda le bollette elettriche, dal prossimo trimestre, oltre all'effetto caro-petrolio degli ultimi mesi ed a quello del rialzo del prezzi sulla borsa elettrica (che negli ultimi tempi hanno registrato i massimi storici), potrebbero scaricarsi anche le prime conseguenze del decreto emergenza gas''.
Si tratta delle misure adottate per contrastare la crisi delle forniture dalla Russia e dell'aumento dei consumi per l'ondata di freddo. Prima tra tutte quella che ha permesso di 'girare' da gas a olio combustibile (più caro) alcune centrali per la produzione elettrica. Una misura, quest'ultima, che i Rie prevede avrà un impatto su base annua intorno ai 250 milioni di euro e potrebbe essere già scaricata - ma solo, per ora, in minima parte sul prossimo aggiornamento trimestrale delle tariffe.
Sul fronte del gas invece - ricorda Tabarelli - molto dipenderà dalla decisione, attesa per il 21 marzo prossimo, del Consiglio di Stato chiamato a esprimersi sul ricorso dell'Authority contro il Tar che aveva sospeso la delibera con cui l'autorità aveva ridotto i costi riconosciuti ai distributori. Se il Consiglio di Stato non accogliesse il ricorso del team guidato da Alessandro Ortis, si profilerebbe infatti la restituzione alle imprese di somme che inciderebbero sulle bollette finali in maniera maggiore. Con il rischio di aumenti fino al 4-5% rispetto al 2,2% previsto.
Allarmato il commento del Codacons, che stima i rincari sulle bollette della luce e del gas rispettivamente di 7,5 euro e di 20,5 euro su base annua. ''Continua il massacro sulle famiglie per le bollette della luce e del gas - si legge in una nota dell'associazione dei consumatori -. Non bisogna dimenticare che già dal 1 di gennaio tali servizi erano già aumentati di 9 euro per la luce e di 7 euro per il gas sempre su base annua''.
''Le famiglie italiane - denuncia ancora il Codacons - si ritroveranno quindi a pagare di più per la luce e per il gas complessivamente 44 euro, senza calcolare le ricadute che questi aumenti comporteranno sui costi di produzione delle imprese e quindi sui prezzi''. ''Gli incrementi delle tariffe - prosegue l'associazione - dimostrano come l'emergenza gas, nonostante le rassicurazioni del Governo, sarà scaricata sui consumatori, con ingenti costi per la collettività. Per questo gli aumenti di luce e gas verranno impugnati al Tar dal Codacons, che si opporrà all'ennesima stangata a danno dei consumatori''.
Fonte: Repubblica.it