Non si placa la protesta delle tute blu di Termini Imerese
Gli operai dopo un ora di blocco hanno liberato la stazione. Domani la protesta si sposterà a Palermo
Non si ferma la protesta delle tute blu della Fiat e dell'indotto a Termini Imerese. Anche oggi, nonostante la pioggia battenete, gli operai hanno bloccato la stazione ferroviaria di Termini Imerese. La decisione è stata presa al termine dell'assemblea, che si è svolta davanti i cancelli della fabbrica del Lingotto, dove si assembla la Lancia Ypsilon. Dopo circa un'ora, comunque, hanno sospeso la protesta.
C'è attesa per la riunione in programma domani a Palazzo D'Orleans a Palermo con il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo. Gli operai chiedono garanzie sui livelli occupazionali per tutti i 2200 metalmeccanici dell'area industriale termitana.
Domani la protesta si sposterà nel capoluogo siciliano; i sindacati hanno organizzato un sit-in a piazza Indipendenza davanti la sede della Presidenza, dove le tute blu arriveranno con 8 pullman da Termini Imerese. "Questa vertenza, giorno dopo giorno, diventa sempre più difficile - dice il segretario provinciale della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone - Chiediamo un incontro per questo pomeriggio stesso nella sede del Comune di Termini Imerese con i sindaci del comprensorio".
Gli operai chiedono garanzie sul loro futuro occupazionale, in vista dell'addio deciso dalla casa automobilistica torinese per il 31 dicembre di quest'anno. Oggi i lavoratori sono in cassa integrazione; un'altra giornata di cig è prevista per venerdì.
Il 27 settembre è previsto il tavolo al ministero dello Sviluppo economico. "L'incontro romano era previsto mercoledì, lo aveva assicurato l'assessore regionale alle Attività produttive - dice il segretario provinciale della Uilm Vincenzo Comella - invece è slittato al 27 settembre. Questa è la prova che ancora sul futuro dello stabilimento della Fiat e il rilancio dell'area industriale di Termini Imerese non c'è niente di concreto. Continuiamo a chiedere risposte per i 2.200 metalmeccanici dell'area".
Ieri, l'esasperazione delle tute blu di Termini si è manifestata davanti la concessionaria della casa automobilistica torinese di via Imperatore Federico, a Palermo. Circa duecento manifestanti si sono radunati davanti alla concessionaria mentre era in corso la presentazione della nuova Lancia Y e hanno lanciato per protesta uova contro la vetrina dell’autosalone.
"I 2.200 metalmeccanici che lavorano in quell’area sono persone, in carne ossa e sentimenti, non numeri con i quali giocare". Così Tonino Russo del Partito democratico, che al governo dice: "La smetta di perdersi in chiacchiere e si assuma per intero le proprie responsabilità. In ballo c’è il futuro di un’economia, che per decenni ha ruotato quasi esclusivamente intorno a quello stabilimento. La gente è esasperata - ha aggiunto - gli operai, spesso, sono disperati perchè non sanno cosa li attenderè domani". "Il Governo nazionale si adoperi subito per uscire dal limbo, che negli anni ha contribuito a creare - ha concluso Russo - ed eviti di alimentare un clima di ristagno, che inevitabilmente porta a surriscaldare gli animi".
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]